I lavoratori del settore ippico scenderanno in piazza a Roma, con una manifestazione nazionale, il prossimo 30 giugno p.v., vicino al Ministero del Lavoro.
Lo sciopero, proclamato dal coordinamento e le segreterie di SLC CGIL e UILCOM UIL, è stato deciso a seguito del coordinamento straordinario dei lavoratori del settore ippico che si è tenuto il 21 giugno scorso, per organizzare e rafforzare le azioni di contrasto al disegno delle società di corse di sostituire unilateralmente il C.C.N.L. Corse Cavalli con quello del C.C.N.L. del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi (Confcommercio).
Alla manifestazione sono invitati a partecipare tutti i lavoratori del comparto: dipendenti delle società di corse, addetti al totalizzatore e servizi vari, lavoratori delle scuderie e tutte le associazioni del trotto e del galoppo.
Oltre alle iniziative sindacali e politiche già programmate nei territori, questa manifestazione nazionale sarà l’occasione per chiedere al ministro del Lavoro di intervenire per risolvere questo nodo del contratto che investe tutto il mondo dell’ippica.
Il problema principale riguarda la volontà dei lavoratori di continuare a riunire sotto un unico contratto di riferimento tutto il comparto, a differenza delle indicazioni fornite dalle società di corse che vorrebbero modificare la situazione attuale aggiungendo un nuovo contratto, ai quattro già esistenti.
Secondo i sindacati, “in un momento di forte fragilità dei lavoratori, chiamati a fronteggiare un’impennata eccezionale del costo della vita, le società di corse si stanno adoperando per cancellare il C.C.N.L. di riferimento, che si sono rifiutate di rinnovare per oltre un decennio. Una logica perdente che dimostra un totale disinteresse per il rilancio dell’ippica, che a parole le stesse società dichiarano di voler riformare ma che nei fatti mirano ad affossare mantenendo quel livello minimo di gestione che dà accesso ai finanziamenti pubblici, spostando quindi attenzione e business su altre attività”. ap/AGIMEG