Ippica, il 70% dei lavoratori degli ippodromi in cassa integrazione

Il 2013 non è iniziato bene per l’ippica italiana. L’ippodromo di Agnano a Napoli è temporaneamente chiuso, Tor di Valle a Roma chiuderà a fine gennaio, Padova ha chiuso e Milano ha annunciato che non farà più trotto. “La riduzione del budget, il blocco dell’erogazione delle spettanze da parte del ministero hanno messo in ginocchio il settore”, ha dichiarato Carlo Tarlini, coordinatore nazionale ippica per la Sic Cgil. Gli ippodromi italiani contano tra i 400 ed i 500 addetti, “dei quali il 70% è in cassa integrazione – ha continuato – l’ippica ha sempre vissuto di risorse proprie, quelli derivanti dalle scommesse, che erano le uniche consentite. I problemi sono cominciati con la liberalizzazione delle scommesse, e sono continuati con la politica nazionale dei giochi che penalizza assolutamente l’ippica”. lp/AGIMEG