L’Arcoveggio archivia il 2014 regalando una domenica dai rilevanti spunti tecnici ai suoi affezionati frequentatori, tre anni in cima al cartellone e due manche del tradizionale “Addio alle Corse”, impreziosiscono il convegno di fine anno che vivrà il suo prologo agonistico allo scoccare delle 14.25. Clou di giornata nel segno dei pochi ma buoni, con sei esponenti della leva 2011 impegnati sulla distanza del miglio, sfida che avrà negli ospiti toscani Sonia e Singer Del Ronco i due mattatori in chiave successo, mentre per lambizioso Sereno Op il viaggio direzione Bologna rappresenta un valido test in vista di una probabile trasferta francese, con Sonny Club black horse della contesa in virtù di un ruolino di marcia improntato alla regolarità e della guida sempre precisa e grintosa di Edoardo Baldi.
Buoni prospetti in ottica futura aprono la domenica bolognese, con l’invitta Twiggy Laksmy in pole nel pronostico dopo due eclatanti vittorie in altrettante uscite, mentre le alternative assumono i brillanti connotati di Tocai Font e Tristano Luis, altri invaders provenienti dalla terra dei Medici, guidati rispettivamente da Edoardo Baldi e Gennaro Casillo. Ancora i due anni e ancora un atout targato Vecchione ad inseguire la vittoria, la prima di una giovane carriera, che Thanksgiving Ok potrebbe ottenere nonostante lostica collocazione tattica al post undici e lagguerrita concorrenza portatale dalla chiacchierata corregionale Tora Tora, ancora Edo Baldi in sediolo, con Typhoon Gar terza forza.
Primo round dell'”Addio alle Corse”, l’handicap sulla media distanza offre cospicue chance al decenne Isaak Bi, un solido alfiere della connection Raspante/Carlo Rossi, per il quale l’esibizione odierna rappresenta un arrivederci, avendo totalizzato vincite tali per poter proseguire anche nel 2015 una carriera vissuta all’insegna della generosità, così come la beniamina del pubblico cesenate Nubiana Guasimo, oggi al via dal nastro intermedio con il suo partner di sempre, Enrico Dall’Olio. Saluti e qualche rimpianto per il resto del gruppo, da Mombasa Bi, splendida realizzazione del compianto Valter Castellani, che dopo unestate ricca di promesse ha dovuto arrendersi all’inclemenza delle sue otto primavere, alla globe trotter Navaya De Gloria, pronta alla carriera di mamma dopo aver girovagato lungo la penisola ed oggi accompagnata da Gianvito D’Ambruoso nel suo tentativo dal primo nastro, passando per Gino Pap, stakanovista di scuola veneta, con il quale si chiude la lunga militanza allevatoria della famiglia Bottazzin, e i decenni Iacopo Duke, beniamino della tribuna bolognese che ne ricorderà le gesta, sempre in coppia con Maurizio Cheli, Imeneo Del Ronco, presenzialista dai rari quanti squillanti picchi agonistici, Idoneo Bigi e Isler Cibar, routinier dall’onorevole carriera per i quali si apre un futuro nella pace di un maneggio. Eccellenti cadetti entrano in scena alla quarta con il cronometro a sancire media di assoluto valore ed il pronostico ad indicare in Renato, Renzorosso Treb e Renoir du Lac le punte più prestigiose di una prelibata starting list, mentre per Roi De Coeur e Rughy delle Selve, la mission pare difficile ma non impossibile, stanti i recenti progressi certificati dalla fiducia dei rispettivi partner, i lontani cugini Edoardo e Lorenzo Baldi. Si torna tra le vecchie glorie con l’arrivo della sesta corsa, pensionanti in pista con la distanza del miglio a cambiare la trama tattica rispetto alla manche precedente, con la bisbetica Nikelia e lardente Nirvana Effe a dibattere sul tema vittoria assieme alla ritrovata Niagara Leo, mentre Nedel insegue un improbabile repechage partendo dall’estremità della prima fila, con gli altri, Istrice Gianfi, Nara Cast, Iron Horse, Immegin e Ivory Speed, in pista per onor di firma e per la targa-ricordo loro riservata. Folla in pista e grande equilibrio tattico nelle due corse deputate alla chiusura della domenica bolognese, tre anni alla settima con Salazar Laksmy ed Andreghetti ad inseguire la possibile lepre Sogna Ovi, guidata dal padovano Michele Favaron, e quattro anni all’epilogo, miglio per quattro anni che Rayo e Vecchione vorrebbero riportare verso Migliarino Pisano, trovando validi oppositori nei compagni di viaggio dalle campagne toscane, Reginella Fraset e Gennaro Casillo. mdc/AGIMEG