Ippica, bilancio in rosso per il 2012

Il 2012 è stato un anno difficile per l’ippica e giunti alla fine dell’anno l’Associazione Coordinamento Ippodromi ha deciso di farne un bilancio. Il 2012 si è aperto con lo sciopero di gennaio e febbraio, ha visto un dimezzamento dei corrispettivi spettanti agli ippodromi e poi un loro mancato pagamento, il calo del 24% della raccolta delle scommesse e la proroga per il quarto anno della Convenzione c.d. “Panzironi”. Durante l’anno – si legge in una nota dell’associazione – sono stati molti gli ippodromi a chiudere o ad andare in difficoltà: quello di Padova, di Le Mulina di Firenze e di Agnano sono stati chiusi completamente, mentre è stata annunciata la chiusura di quello di Milano e l’ippodromo di Follonica ha subito un’inchiesta giudiziaria. La liquidazione delle Società di Gestione degli Ippodromi di Livorno, Merano, Tor di Valle, Ippodromi Fiorentini e il proliferare di affitti di azienda, i licenziamenti e la cassa integrazione visti ovunque, il crollo del numero dei cavalli nati ed in allenamento, la mancata riforma delle scommesse e della televisione ippica e il mancato pagamento dei premi vinti fin dal Luglio hanno completato il bilancio negativo dell’ippica italiana nel 2012.

L’anno ha presentato comunque degli aspetti positivi secondo l’associazione come la conferma della tutela pubblica del settore tramite l’affidamento della sua gestione direttamente al Mipaaf, il bilancio 2013 Mipaaf che prevede 250 milioni per l’Ippica, tra cui 115 milioni per il monte premi e 62 milioni per gli Ippodromi, il bando del Comune di Firenze che ha consentito in tempi brevi la riapertura dell’ippodromo del Visarno, il lavoro avviato per una Convenzione con gli Ippodromi davvero nuova  su modello Ahp, l’attenzione alla crisi del settore da parte delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato in numerose audizioni,  la presentazione di vari progetti di rilancio del settore sostenuti da numerosi parlamentari, l’annuncio da parte del Ministro Catania del programma dei pagamenti arretrati entro marzo prossimo, alcune belle iniziative con grande partecipazione di pubblico svoltesi in qualche Ippodromo, la ripresa del lavoro del tavolo di confronto su calendario, monte premi e nuova Convenzione, l’ annuncio della prossima pubblicazione dei decreti attuativi previsti dalla Legge n. 135/12,  della urgente riforma delle scommesse e di un programma pubblicitario sostenuto da un investimento di 3 milioni e l’apertura dell’ippodromo di Villacidro in Sardegna.

Secondo l’Associazione Coordinamento Ippodromi la soppressione dell’Assi può essere inoltre considerato sia un aspetto positivo che negativo. “L’anno e’ stato caratterizzato dalla ormai storica e grave divisione tra le categorie rappresentanti della filiera ippica e con il proliferare di associazioni o pseudo tali (giunte ad una quarantina) e dalla incapacità di lavorare insieme per tentare di salvare il nostro mondo. Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che così divisi non si va da nessuna parte e che il futuro della nostra ippica e’ nelle nostre mani e che abbiamo il dovere di salvare questo grande patrimonio!”, fa inoltre sapere l’Associazione Coordinamento Ippodromi nel suo comunicato, che si conclude con l’augurio “a presentarci uniti con un progetto condiviso di riforma di fronte al nuovo Governo”. eg/AGIMEG