Ippica, La Porta (ANACT): “Fermamente contrari alla separazione dell’allevamento dei cavalli dall’organizzazione delle corse ippiche”

“La nostra associazione guarda con estremo favore la riforma dell’ippicoltura proposta dal Governo. La filiera ippica è complessa e trova il suo fulcro nell’allevamento del cavallo sportivo”. E’ quanto ha affermato durante l’audizione in Commissione Agricoltura il Presidente dell’Associazione Associazione nazionale allevatori cavallo trottatore (ANACT), Ubaldo La Porta. “Le corse ippiche, per il trotto sono assolutamente funzionali all’allevamento perché è un’attività volta a migliorare la selezione delle razze equine che, proprio dalle competizioni sportive, hanno l’opportunità di emergere. Dunque ciò attiva un circolo positivo che non deve essere spezzato e siamo fermamente contrari a chi vuole separare l’allevamento dall’organizzazione delle corse. Il trotto è un’eccellenza mondiale e credo che vada sostenuto a dovere. La considerazione principale che facciamo è che l’allevamento di cavalli, a prescindere dalla finalità, deve far parte delle attività agricole”.

Gli fa eco il Presidente dell’Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue (ANAC), Massimo Parri: “Il settore ippico accoglie con favore la riorganizzazione proposta dalle legge a prima firma Gadda, poiché inserisce l’allevamento del cavallo all’interno delle attività agricole”.

Infine, è intervenuta nell’audizione la Presidente dell’Associazione Nazionale Galoppo, Isabella Bazzera, che ha affermato: “Per la prima volta c’è una visione d’insieme del settore. Ciò è necessario per far ripartire un comparto che viene da un lungo periodo di crisi che deriva principalmente dal blocco delle corse generato dal lockdown. E’ condivisibile la proposta che pone l’allevamento del cavallo, in ogni sua declinazione, come un’attività agricola. In tutto il mondo la filiera ippica è indissolubile e passa dall’allevamento e arriva fino alle corse e ai concorsi. L’eventuale divisione porterebbe solo l’emersione dell’illegalità. Naturalmente, per quelle attività che prevedono le scommesse o premi a traguardo vada definita in base a quella presente nello specifico settore”. ac/AGIMEG