Ingresso della Bulgaria nell’Eurozona: stretta sul gioco non autorizzato e rafforzamento della cooperazione europea contro le attività illecite

L’ingresso della Bulgaria nell’Eurozona, previsto per il 2026, rappresenterà un passo significativo anche sul fronte del contrasto al gioco illegale. A dichiararlo è il vice primo ministro Atanas Zafirov, intervenuto nel corso di un incontro con gli operatori presso il Centro Informativo Nazionale.

Unione Europea antiriciclaggio gioco

Zafirov ha spiegato che l’adozione della moneta unica e l’adeguamento agli standard di vigilanza economica dell’area euro comporteranno un controllo più rigido sui flussi finanziari irregolari legati a forme di gioco fuori dal perimetro normativo. Dopo l’ingresso nell’Unione Europea nel 2007 e l’adesione all’area Schengen avvenuta quest’anno, la Bulgaria punta ora a consolidare la propria posizione europea anche attraverso una regolamentazione più stringente del comparto del gioco. Il vicepremier ha sottolineato che la normativa richiesta per entrare nell’Eurozona rafforzerà anche l’azione dell’ente nazionale preposto alla vigilanza sul settore.

Zafirov ha inoltre evidenziato l’impegno del Paese nel partecipare attivamente alle iniziative comuni tra gli Stati membri per contrastare le attività non regolamentate, attraverso lo scambio di competenze tra autorità nazionali. Proprio su questo fronte, l’ex ministro dell’interno Rumen Petkov ha recentemente auspicato la creazione di un registro europeo condiviso per facilitare la cooperazione tra organismi di controllo.

Nel corso del suo intervento, Zafirov ha definito le conseguenze legate al gioco problematico come una tematica che riguarda la sicurezza del Paese. A tal proposito, nel mese di aprile l’Agenzia delle Entrate nazionale (NRA), che sovrintende anche al comparto del gioco, ha introdotto una modifica sostanziale alle regole per l’autoesclusione: il periodo minimo è passato da 30 giorni a 12 mesi.

La nuova durata mira a garantire maggior tutela agli utenti, anche se non mancano timori su un possibile disincentivo all’utilizzo dello strumento a causa della sua complessità procedurale. Parallelamente, sono stati introdotti limiti più rigidi alla pubblicità nel settore, mentre la coalizione di governo – in particolare il Partito Socialista Bulgaro (BSP), uno dei tre partiti al potere – ha posto tra le priorità l’azione contro le attività di gioco irregolari. ng/AGIMEG