Il tifo intorno al tavolo: così nasce asromapoker.it

Il manager Forello: «Si giocano tornei economici, con lo spirito di divertirsi e vincere il ticket per lo stadio»
L’argomento del lunedì al bar è sacro. Si parla di calcio, di tattiche, dell’arbitro che l’ha combinata grossa o del tecnico che spacca in due la piazza per le sue scelte. Ma gli amanti dello sport hanno una nuova occasione per confrontarsi e sfidarsi. Sta avendo infatti il dovuto seguito asromapoker.it, la nuova card room dedicata ai tifosi della Roma: si tratta in pratica di un sito di gioco online, ospitato da Joka.it, dedicata agli appassionati dei colori giallorossi.
L’idea di proporre un contesto ideale per favorire il texas hold’em come disciplina, o come sport della mente, sta funzionando. L’iniziativa tende infatti a ricreare la possibilità di uno spirito sportivo e di competitività sana tra i partecipanti, attraverso l’organizzazione di “mini campionati”, secondo la filosofia: “Gioca divertendoti, divertiti giocando”.
Il piatto messo in mezzo non è solo quindi una questione di soldi, visto che i vincitori si sfidano per la categorie “Olimpico” e “I gadget della Lupa”. Facile intuire che oltre al montepremi generato si gioca per vincere un biglietto per i match casalinghi della Roma, oltre alle magliette firmate dai propri campioni.
Una sfida per puro spirito sportivo quindi, come ci spiega Giuseppe Forello, mente di questa nuova card room. «Vogliamo che il poker sia un hobby molto popolare – ci ha detto – praticato nel modo giusto: si spende poco e ci si diverte tra amici. Se si vince poi si ha la possibilità di tifare dai posti migliori, a due passi dal campo di gioco. E’ questo il senso dei mini campionati che abbiamo organizzato tra i tifosi giallorossi».
C’è quindi da credere e puntare sul progetto Roma. «Noi – prosegue Forello – lo abbiamo sempre fatto. Ci ha sempre ispirato la voglia della nuova dirigenza di puntare sui giovani. In Italia non esiste nei fatti una squadra con caratteristiche simili». Quale giocatore vedrebbe invece adatto al tavolo?  «Sappiamo che Francesco Totti è un grande appassionato, ma come detto le nuove leve sono sempre la nostra fonte d’ispirazione, quindi faccio due nomi: Erik Lamela e Mattia Destro». Una curiosità. Laurent Tapie ha provato ad organizzare un torneo di poker con migliaia di iscritti a Wembley… C’è qualcosa di simile in programma? «In realtà  – ha concluso – pensavamo di organizzare un evento di beneficenza con giocatori e tifosi allo stesso tavolo. Lo scopo è sempre il divertimento: nel poker non bisogna mai investire troppi soldi e sperare di cambiare di vita con un colpo fortunato. Il poker non è questo: è divertimento, una passione da tenere lontano da fenomeni come la ludopatia. Meglio migliaia di utenti che giocano un torneo da 10 euro, che pochi giocatori predisposti a puntare cifre spropositate».

Ed è per questo che Joka.it, oltre a rispettare le nuove norme della legge Balduzzi, si propone, prima in Italia, di sostenere un gioco responsabile, anche grazie al supporto di un’equipe di psicologi qualificati online,  al fine di prevenire le dipendenze patologiche da gioco compulsivo. E’ la dottoressa Valentina Vaccaro a spiegarci come si fa ad evitare che il gioco diventi una dipendenza. «Il pericolo – ci ha spiegato – c’è e affrontare la questione è la soluzione. Minimizzare come fanno tanti  non serve. Per questo forniamo al giocatore un supporto online basato sulla prevenzione. Essendo online e anonimo ha una grande utilità». Dal punto di vista pratico come agite? «Tramite note informative sul gioco – ha concluso – , spiegando quali sono i meccanismi che possono portare alla dipendenza». lp/AGIMEG