Era maggio del 2020 quando il Governo giallorosso firmò il Decreto Rilancio da 55 miliardi di euro. All’interno del decreto c’era anche la tassa del “Fondo Salva Sport” che prevede un prelievo dello 0,5% della raccolta delle scommesse sportive, fino a fine 2021. E qui iniziano i guai, riporta oggi Il Giornale, per le quattro società di betting exchange, vale a dire Betfair, Betflag, Betpoint e Casinò di Venezia. Su ogni 100 euro raccolti, infatti, il betting exchange ha una marginalità media di 55 centesimi, ma tra prelievo ordinario e quello straordinario dello 0,5%, il fisco pretende 61 centesimi di euro: il 111% dei ricavi. Fino alla fine dell’anno questi concessionari lavoreranno in perdita. “Dove le persone comuni vedono un’opportunità, l’ex premier Giuseppe Conte vede una tassa”, si legge ancora sul quotidiano. lp/AGIMEG