“Il Gioco Buono”, Giuliano Frosini (Senior Vice Pres. Lottomatica): E’ il momento per una riforma del settore e riordino rete vendita. Lo Stato dovrebbe arginare le problematiche regionali”

“E’ un periodo che ha bisogno di identità e coesione”. E’ la pressione da cui è partito Giuliano Frosini, Senior Vice President di Lottomatica Holding, intervenendo alla tavola rotonda “Il gioco buono: un alleato contro l’illegalità”. Frosini ha quindi ricordato che recentemente un attore italiano ha criticato la scelta del Governo di chiudere teatri e cinema, per arginare la diffusione del Covid-19, commentando “Ci hanno trattato come le sale bingo”. “Non ho percepito alcuno spunti spregiativi in questa affermazione” ha detto Frosini, “ma c’è l’idea che questo settore abbia a che fare con qualcosa di negativo”. Ma “il settore dei giochi pubblici legali si è irrobustito grazie a un processo di legalizzazione progressivo iniziato negli anni ’90. Ci abbiamo ripensato? Nel caso, sarebbe il caso di dirlo subito. Ma diversi esponenti politici sembrano determinati a andare avanti, anche perché questo processo è l’unico che garantisce ordine pubblico e legalità”. Frosini ha quindi ricordato che “Da 10 anni a questa parte c’è stato un fiorire di leggi regionali che cercano di restringere l’offerta. E’ una reazione alla riserva statale sul gioco, una reazione in qualche modo comprensibile. La Regione Campania anni fa emise una legge per bandire tutti gli asset dell’energia elettrica, chiaramente non si può pensare che i cittadini campani volessero fare a meno dell’energia elettrica. Si trattava però di un’operazione di controllo del territorio – ma anche di canalizzazione del consenso – che svolgono normalmente le regioni”. Ma Frosini ha sottolineato che il Governo ha poi il potere di contenere simili derive, impugnando le leggi regionali di fronte alla Corte Costituzionale. “Il caso dei giochi è l’unico su cui il Governo non ha mai impugnato le leggi regionali, lo Stato insomma non fa nulla per arginare le problematiche che insorgono a livello regionale. E questo comporta instabilità regolatoria e frena per gli investimenti. Investimenti, oltretutto, che nella maggior parte dei casi sono previsti come un obbligo dalle concessioni stipulate con lo Stato”. Frosini ha quindi sottolineato che “Sarebbe il momento di operare una riforma del settore, ma anche un riordino della rete di vendita. E’ la linea che aveva tracciato nel suo precedente mandato il sottosegretario Baretta e vorremmo sapere se anche in questa legislatura si porterà avanti questo percorso”. rg/AGIMEG