“Ci sono stati impatti negativi, a livello legislativo, dovuti al rinvio di alcuni adempimenti fiscali, all’abolizione del vincolo voluto dalla riforma dello Sport, al divieto di pubblicitĂ da parte delle societĂ di scommesse, al Decreto Crescita, alla possibilitĂ concessa alle nostre societĂ di ricorrere alla ristrutturazione del debito”.
E’ quanto ha detto in audizione in Commissione Cultura al Senato sulle Prospettive di riforma del calcio italiano il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
“Al Governo chiediamo pari dignitĂ ricevuta da altri settori, mi riferisco alla tax credit. Tutti parlano di sport e cultura, dunque se lo sport è cultura rivendichiamo pari dignitĂ a chi opera in quel settore”, ha continuato. “Lo facciamo attraverso un riconoscimento anche al mondo del calcio con destinazione allo sviluppo dei vivai e delle infrastrutture della tax credit. Chiediamo una percentuale di prelievo sulle scommesse, l’esaurimento graduale del vincolo sportivo e un sostegno concreto per la realizzazione degli stadi per Euro 2032″. cdn/AGIMEG