Azzardo e Ludopatia: storie ordinarie straordinarie

Il numero dei ludopati è in forte salita, dato che non sorprende visto il momento di grande fragilità economica in cui si trovano più della metà degli italiani. Il vizio del gioco viene associato al gioco d’azzardo praticato in modo pseudo controllato nelle sale da gioco autorizzate (casino e poker room online), una forma di gioco legalizzata che, sempre più spesso, sfugge all’attenzione degli stessi familiari dei giocatori incalliti.

Purtroppo di storie in cui delle persone si sono ritrovate in mano agli usurai, per foraggiare il proprio vizio nella certezza che prima o poi sarebbe arrivata la ‘vincita’ in grado di cambiare la propria esistenza, si sta popolando in modo preoccupante il web. Storie di famiglie sovra indebitate, con la richiesta continua di anticipi della pensione e dello stipendio o prestiti di vario tipo (come i comunissimi prestiti bancoposta), al fine di non restare a “secco” con il gioco

Come è avvenuto ad una pensionata siciliana che, nel giro di un paio di anni, nonostante spesso venisse aiutata dalla fortuna con vincite importanti (fino ad arrivare a 10 mila euro), si è ritrovata con un passivo di oltre 40 mila euro. Una vicenda che si è conclusa positivamente grazie alla ‘comprensione’ del problema da parte di una serie di persone esterne alla cerchia di amici e parenti, ma capaci di cogliere la gravità della situazione. Da qui il percorso è andato avanti con l’assistenza degli operatori specializzati della Fondazione Antiusura Ss. Mamiliano e Rosalia, collegati alla caritas diocesiana di Palermo, e del Cediss, che hanno permesso alla signora di rimettere insieme i pezzi di una vita sempre più complicata.

Cadere in una qualsiasi forma di dipendenza non è affatto complicato, specialmente in un periodo di fragilità o solitudine. Proprio per questo presso le varie caritas si stanno attivando centri specializzati nell’assistenza dei ludopati e delle loro famiglie, con l’impiego, dove necessario, anche del microcredito. E’, in quest’ottica, necessario informarsi costantemente e affidarsi immediatamente alle strutture preposte per evitare che la fase distruttiva diventi irreversibile.