Profitti dimezzati nel 2015 per 888 Holdings. L’utile operativo lo scorso anno è sceso del 49% attestandosi a 40,8 milioni di dollari, con un utile di esercizio pari a 29,5 milioni, in calo del 48 per cento rispetto ai 56,9 milioni di dollari del 2014. I costi operativi sono diminuiti del 2 per cento a 146 milioni, ma a pesare sul bilancio è la tassazione applicata sul punto di consumo in UK, pari a 29,7 milioni, che ha eroso gran parte del margine. Le spese di ricerca e sviluppo sono diminuite del 10 per cento a 36,8 milioni, mentre i ricavi delle attività B2C della società sono cresciute del 6 per cento a 412.5 milioni, sostenute dall’incremento del settore dei casinò, che ha compensato le perdite di poker e bingo. Le entrate dei casinò online sono aumentate dell’8 per cento a $ 238.7 milioni, aiutate dallo sviluppo di nuovi giochi e nuove funzionalità su dispositivi mobili, mentre i ricavi del poker sono diminuiti del 6 per cento a $ 88.5 milioni. Segno meno anche per il bingo (-6%) a 44.0 milioni, a seguito di impatti valutari sfavorevoli, nonostante la crescita delle attività dei clienti sul cellulare. L’EBITDA rettificato è diminuito del 20 per cento a 80.6 milioni, un dato che la società ha definito “esito resiliente” causato dai cambi sfavorevoli e dall’aumento dell’Iva in alcuni Paesi. A livello geografico, il Regno Unito ha rappresentato il 46 per cento del fatturato totale nel 2015 di 888, in crescita del 6 per cento sull’anno precedente, seguito da Europa (Regno Unito escluso) con il 39 per cento, in crescita del 5 per cento. L’America ha contribuito del 10 per cento e il resto del mondo con il 5 per cento, in calo del 12 per cento e del 19 per cento, rispettivamente, rispetto all’anno precedente. lp/AGIMEG