“Un comunicato di Adiconsum e una dichiarazione del suo presidente, Pietro Giordano, informano che tra una societa’ di casino’ e scommesse on line e la storica associazione di consumatori Cisl e’ stato sottoscritto un ‘protocollo d’intesa’ per ‘Diventare giocatore sociale’. Tralasciando l’abbondante letteratura scientifica che da anni ha chiarito la fallacia di tale messaggio (azzardo e gioco sociale comunque accostati) tale atto negoziale (un protocollo e’ un contratto vero e proprio) si presta a rilievi critici, netti e pesanti”. Lo dichiara in una nota il segretario nazionale della Consulta antiusura ‘Giovanni Paolo II’, mons. Alberto D’Urso, auspicando, a nome della Consulta, un “ripensamento pronto e netto”. “Una rapida, semplice visita al sito internet di Unibet – spiega mons. D’Urso – consente, subito, di constatare la marchiana dimissione dal ruolo dell’associazione Adiconsum, associazione a difesa consumatori, per l’appunto. La schermata iniziale e’ completamente invasa da offerte di ‘bonus di benvenuto’ per iniziare a scommettere, per entrare nei casino’ on line, per scaricare app sullo smartphone, per ‘invitare un amico’ (ricevendo altri bonus). Per chi vuole tutelare i consumatori, infatti, dovrebbe esser scontato che la tecnica di marketing di bonus attiva un ‘aggancio’ al gioco ‘con denaro, per denaro e a fini di lucro’: non certo compatibile con la cultura del ‘consumerismo responsabile’. Cultura che ha avuto tra i protagonisti primari la stessa Adiconsum”. Ma per la Consulta nazionale antiusura nei corollari del protocollo d’intesa ci sarebbe qualcosa di ancora piu’ inquietante, e cioe’ “l’inopportunita’ di accostare al gioco d’azzardo, pur con la foglia di fico del ‘gioco sociale’, il marchio di un’associazione che gestisce il Fondo di prevenzione dell’usura. Due immagini che stridono: antiusura e concessionario del gambling di Stato. L’Adiconsum, infatti – sottolinea la Consulta – ha avuto un merito storico grandissimo nel denunciare il grave problema del credito illegale, nel proporre e spingere all’approvazione di una legge sull’usura, nell’attivare e nel gestire con ottimi risultati il fondo di prevenzione (centinaia di famiglie beneficiarie), nel sollevare la questione del sovra-indebitamento”. lp/AGIMEG