Ben 107 emendamenti sono approdati sui banchi della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento europeo in merito al progetto di parere, con relatore Ivo Belet, destinato alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori sul gioco d’azzardo online nel mercato interno.
La Commissione cultura e istruzione attraverso il progetto di parere invita la Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
– sottolinea che la tutela dei minori dall’esposizione al gioco d’azzardo online dovrebbe rimanere un importante obiettivo politico; insiste sulla necessità di attuare norme a livello europeo sull’accertamento dell’età e dell’identità dei giocatori, al fine di impedire che i minori abbiano accesso ai prodotti di gioco d’azzardo a distanza;
– ricorda che quasi il 2% della popolazione europea soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo; esprime preoccupazione in merito al fatto che il facile accesso ai siti di gioco d’azzardo online farà verosimilmente aumentare questa percentuale, soprattutto tra i giovani; ritiene quindi che dovrebbero essere poste in atto misure preventive efficaci, quali ad esempio l’applicazione di rigorosi limiti di deposito;
– si rammarica del fatto che, sebbene lo sport costituisca la principale area di attività del gioco d’azzardo online, il ritorno finanziario derivante dalle attività commerciali legate alle scommesse sia esiguo; raccomanda pertanto di fissare una percentuale minima comune di proventi derivanti dal gioco d’azzardo da ridistribuire alle federazioni sportive, le quali devono garantire un finanziamento sostenibile allo sport di base;
– chiede, sotto il coordinamento della Commissione, una maggiore cooperazione a livello europeo per identificare e contrastare gli operatori del gioco d’azzardo online implicati in attività illegali, quali partite truccate o scommesse su competizioni in cui sono coinvolti minori;
– invita la Commissione a proporre una direttiva che criminalizzi le partite truccate e stabilisca norme minime sulla definizione del reato e delle relative sanzioni;
– chiede un divieto generale per impedire agli atleti e agli organizzatori di eventi sportivi di scommettere sulle partite o sugli eventi a cui partecipano;
– raccomanda il rafforzamento della cooperazione e dello scambio di informazioni tra gli Stati membri, i relativi organismi di regolamentazione, Europol ed Eurojust, al fine di contrastare l’attività criminale legata al gioco d’azzardo online transfrontaliero.
Tra le numerose proposte:
Doris Pack e Sabine Verheyen chiedono che “la tutela dei minori dall’esposizione al gioco d’azzardo online dovrebbe rimanere un importante obiettivo politico e invita gli Stati Membri a garantire l’età e l’identità effettiva con verifiche che limitino l’accesso dei minorenni al gioco a distanza; invita gli Stati membri a basare i loro sforzi sui buoni metodi già adottati da altri Stati Membri e a cooperare strettamente e in buona fede, per affrontare i problemi transfrontalieri esistenti”;
Mitro Repo e Hannu Takkula chiedono che l’attuazione di norme a livello europeo sull’accertamento dell’età e dell’identità dei giocatori sia rigorosa e affidabile;
Rui Tavares evidenzia l’importanza dell’educazione nell’accrescere la consapevolezza di quelli che sono i risvolti negalivi del gioco d’azzardo online;
Olga Sehnalová sottolinea che alcuni modelli nazionali per l’adozione di misure di identificazione mostrano chiaramente di aver ridotto il negativo impatto del gioco d’azzardo on line; sottolinea, pertanto, l’importanza di condividere le migliori prassi tra la Commissione e il gli Stati membri;
Zoltán Bagó suggerisce di effettuare uno studio comparativo, al fine di stabilire quali strumenti per la verifica dell’età funzionano più correttamente;
Chrysoula Paliadeli propone di effettuare campagne di sensibilizzazione a bambini e giovani circa i pericoli delle attività e dei giochi online, inoltre campagne di informazione per aumentare la consapevolezza dei genitori in modo che i minori siano protetti;
Emma McClarkin chiede una maggiore cooperazione a livello UE per proteggere tutti gli utenti del gioco d’azzardo online dalla pubblicità ingannevole, in particolare i minori e le persone più vulnerabili;
Ivo Belet, Piotr Borys, Olga Sehnalová, Santiago Fisas Ayxela, Seán Kelly
invitano la Commissione a istituire a livello europeo un comune programma di auto-esclusione in base al quale i giocatori possono volontariamente e in modo semplice escludersi da tutti i siti web di gioco d’azzardo che operano nell’UE; questa funzione dovrebbe essere chiaramente visibile su tutti i siti che offrono on-line servizi di gioco d’azzardo;
Marie-Christine Vergiat è del parere che un numero crescente di sport si stanno sviluppando solo ed esclusivamente a scopo di lucro e che i club sportivi sono sempre più costretti a competere su queste basi; sottolinea che questo comporta profondi cambiamenti nel mondo dello sport e la rapida crescita delle scommesse sportive accresce la corruzione e il match fixing che recano grave pregiudizio all’etica dello sport;
Ivo Belet, Piotr Borys, Sabine Verheyen, Santiago Fisas Ayxela, Seán Kelly
ritengono che dovrebbero essere rafforzate le misure di prevenzione, come l’attuazione di limiti di deposito e che tutti i prodotti di gioco offerti dagli operatori dell’on-line vengano valutati dagli Stati membri e proibiti se rappresentano una minaccia per il consumatore;
Petra Kammerevert chiede che vengano vietate le scommesse nelle quali i giocatori possono scommettere in maniera online o anonima; chiede inoltre che la pubblicità dei giochi d’azzardo sia autorizzata solo per i giochi legali e che non dovrebbero essere pubblicizzati prodotti aumentando la probabilità di vincita;
Mitro Repo sottolinea l’importanza dei finanziamenti provenienti dal gioco d’azzardo per cause di interesse pubblico; chiede che le caratteristiche specifiche e i contributi sostenibili delle lotterie alle società siano riconosciuti e presi in considerazione negli approcci coordinati a livello europeo; sottolinea inoltre, l’importanza del settore delle lotterie per la creazione di occupazione indiretta;
Silvia Costa esorta che gli Stati membri assicurino che una parte dei proventi derivanti dal gioco d’azzardo siano destinati per il sostegno dello sport di base;
Marie-Christine Vergiat è del parere che gli Stati membri hanno una responsabilità fondamentale per fare in modo che la passione per lo sport sia conservata e, a tal fine, dovrebbero adottare misure appropriate per combattere la corruzione, anche attraverso l’introduzione di norme più severe per la vigilanza finanziaria dei club sportivi;
Santiago Fisas Ayxela esorta la Commissione e gli Stati membri ad individuare Paesi terzi che siano coinvolti nelle problematiche del match fixing europeo e aumentare la collaborazione con essi al fine di combattere la criminalità organizzata associata alle combine sportive;
Rui Tavares chiede che la Commissione garantisca che tutti gli Stati membri vietino le scommesse su competizioni che coinvolgono i minori;
Cătălin Sorin Ivan chiede che vengano intraprese maggiori azioni per rilevare questi fenomeni e pensare ad una revisione del sistema delle condanne;
Ivo Belet, Piotr Borys, Santiago Fisas Ayxela, Seán Kelly
Ritengono che la messa a punto di più puntuali sanzioni penali sia fondamentale per la regolamentazione del settore del gioco; a tal fine si invita la Commissione a presentare proposte legislative per adottare norme minime per la definizione dei reati e delle sanzioni relative al gioco d’azzardo illegale e al contrasto del match fixing associato alla criminalità a livello europeo;
Zoltán Bagó raccomanda la creazione di centri per lo scambio di informazioni per promuovere good practices, comprese iniziative di sensibilizzazione tra gli Stati membri considerando educazione e prevenzione tra gli strumenti principali nella tutela dei minori nel gambling.
cd/AGIMEG