“In cinque anni il mondo dei giochi ha risentito dei cambiamenti di scala. I rischi connessi ai giochi si sono intensificati e internazionalizzati: la manipolazione, la frode, il riciclaggio di denaro, l’aumento dell’offerta illegale, l’aumento del rischio di esposizione dei cittadini a una gamma estesa di giochi. Tutto questo richiede interventi urgenti. La revisione della legge del 2010 dovrebbe quindi aiutare a stabilire una valutazione obiettiva dei punti di forza del modello – che dovrebbe essere rafforzato – e le lacune da riempire per garantire una regolamentazione efficace”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Arjel, Charles Coppolani, in occasione del convegno “2010-2015-2020: la régulation des jeux en ligne en France”. Per il deputato del Nord, Christian Hutin, questo evento è “l’occasione per fare il punto sulla legge del 12 maggio 2010. La sua revisione solleva interrogativi in materia di sanità pubblica (dipendenza, gioco d’azzardo patologico), nonché sull’integrità del gioco, l’occupazione, il riciclaggio di denaro”. Éric Woerth, deputato de l’Oise, ha spiegato che “il regolatore deve rivolgere la sua attenzione sia al mercato fisico che a quello online, che affrontano gli stessi problemi. Arjel ha fatto la sua parte, ma si consiglia di aprire una nuova fase. Il regolamento deve evolvere allo stesso ritmo del mercato. Questa iniziativa dovrebbe continuare, per una regolamentazione unitaria e risposte europee”. dar/AGIMEG