Un accordo territoriale che rappresenta un risultato di riferimento per tutto il comparto: è quello siglato dalla Filcams Cgil Roma e Lazio con la Gamenet spa per la regolamentazione dello smart working.
La sede romana dell’azienda, che gestisce giochi e scommesse online, conta 800 dipendenti e si trova in un’ala estrema della periferia capitolina: di smart working avevano bisogno, prima ancora che la pandemia lo imponesse come soluzione necessaria, in particolare i turnisti con orari serali e notturni, per i quali la sicurezza non era una questione secondaria. Una difficoltà amplificata per le lavoratrici, per le quali era ancora più imprudente raggiungere e lasciare lo stabile isolato nelle ore notturne.
L’intervento del sindacato di categoria, che si era mosso in questa direzione prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria, ha puntato in primo luogo alla tutela della fascia dei dipendenti più esposti alla scarsa sicurezza degli spostamenti in orari critici e con l’accordo ha ottenuto l’estensione delle giornate di lavoro agile per il personale turnista che opera su turni domenicali e notturni.
Con la pandemia l’azienda ha attivato lo smart working emergenziale, gestendo in questo nuovo assetto un volume di lavoro lievitato con la chiusura delle sale e rimasto a livelli elevati anche dopo la riapertura: la regolamentazione del lavoro da casa diventava indispensabile, da diversi punti di vista, che si fosse o meno in uno stato di emergenza.
“L’accordo che abbiamo siglato con l’azienda stabilisce la completa equiparazione tra lavoro agile e lavoro svolto in sede, a cominciare dalla retribuzione, con il riconoscimento del buono pasto in smart working – spiega Ahana Serafimof, Filcams Cgil Roma e Lazio – e introduce nuove garanzie in tema di genitorialità, prevedendo un’estensione del lavoro agile a settimane consecutive e cumulative per entrambi i genitori e per le madri in gravidanza”.
I buoni pasto, dei quali lavoratrici e lavoratori avevano dovuto fare a meno nel 2020 e nel 2021, sono stati riconosciuti a partire dall’inizio di questo anno e non dal termine dell’emergenza, come inizialmente proposto dall’azienda.
Grande l’impegno dedicato alla trattativa dalle rsa aziendali. “Il risultato è arrivato dopo una lunghissima discussione – racconta Serafimof – i lavoratori che ne beneficeranno sono tanti e questo accordo rappresenta un primo passo verso la contrattazione integrativa”.
C’è soddisfazione per avere concluso una trattativa “che mette al centro i diritti dei lavoratori del gioco legale”, con un accordo “pienamente in linea rispetto al quadro di riferimento contenuto nel Protocollo Nazionale siglato lo scorso dicembre 2021 in materia di lavoro agile”.
Non si tratta però di un approdo definitivo, tiene a precisare la funzionaria, il lavoro è appena iniziato, “adesso dovremo monitorare, con costanza, che quanto stabilito dall’accordo per la regolamentazione dello smart working venga applicato sempre correttamente”. cdn/AGIMEG