In occasione del “No Gambling Day”, giornata dedicata dalla Regione Campania alla sensibilizzazione e alla consapevolezza sui rischi e i danni correlati al fenomeno del gioco d’azzardo, si è tenuta oggi, presso la Sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia, la conferenza stampa di presentazione delle attività dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo del Gioco d’Azzardo (DGA).
Ad illustrare le attività il presidente dell’Osservatorio regionale DGA, Aniello Baselice: “Il fenomeno del gioco in Campania è particolarmente presente, si tratta di una regione che vive molto questo fenomeno e allora merita particolare attenzione. Il gioco ha ripercussioni anche sulla sanità, i numeri sono in crescita e la regione ha una serie di primati preoccupanti sul gioco problematico”.
“La provincia di Salerno, in particolare, è quella in cui si gioca di più. La spesa per il gioco è superiore a quella per la sanità. La formazione e l’interazione con gli operatori del settore è un aspetto fondamentale. La presenza del presidente De Luca qui è particolarmente significativa, bisogna fare luce su questi temi e queste problematiche”.
Il presidente Federsanità Campania, Gennaro Sosto, ha dichiarato: “Abbiamo un osservatorio autorevolissimo a livello internazionale. Nel corso del 2022 ci sono stati 20,5 milioni di italiani che hanno giocato almeno una volta e siamo arrivati a 150 miliardi di euro di giocato. Fino al lockdown avevamo soprattutto il gioco fisico, adesso invece è molto presente anche il gioco online”.
“Il gioco online è più difficile da regolamentare rispetto al fisico, anche in termini di cure e di prevenzione. Ci sono competenze sociali ed educative. La Campania è la prima regione in Italia per fatturato nel gioco, prima regione in Italia per conti aperti. A questo si aggiunge la più alta percentuale italiana di gioco giovanile e tra gli studenti. Le slot sono i giochi più amati”.
“Salerno è la provincia in cui si gioca di più, poco distante Napoli e poi Caserta. La Campania ha il numero più alto di pazienti che sono seguiti dai servizi pubblici. Dal 2019 al 2023 c’è sempre un trend in crescita di pazienti presi in carico. E’ presente un Modello Campania nel campo del gioco, che mira alla formazione degli operatori, dei gestori e all’assistenza online dei giocatori”.
“La sfida è quella di restare al passo con il gioco che cambia. In questo senso, diffonderemo un Registro di Autoesclusione per i giocatori online. Infine, è necessario potenziare la comunicazione sociale per le fasce fragili, i minori e le donne”.
Il dott. Biagio Zanfardino (Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale) ha invece detto: “La regione Campania ha agito con tempestività per arginare i problemi legati al gioco. La regione Campania ha presentato un piano regionale dal 2016 in poi, ad oggi è in sede di valutazione il piano regionale connesso al fondo 2023”.
“Integrazione delle azioni e capillarizzazione dei servizi sono i pilastri dei nostri piani regionali. Lavorando solo sul problema sanitario e socio-sanitario non risolviamo niente, il numero di cittadini che hanno una problematica da gioco d’azzardo in Campania è altissimo, è sei volte superiore al numero di persone in cura nei Sert”.
“Il disturbo da gioco d’azzardo va di pari passo con altri disturbi: ansia, disturbi emotivi, e questo rende la problematica ancora più complessa nella diagnosi e nella cura. Il numero di cittadini in carico per le dipendenze è aumentato del 600% in tutte le aziende sanitarie. Per quanto riguarda il gioco d’azzardo patologico si parla anche di gaming e dipendenza da internet”.
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