“La cosa importante è arrivare alla realizzazione di un testo unico sui giochi, quello che sta succedendo con le ordinanze comunali è che si genera confusione e non si ottengono i risultati sperati”. Lo ha detto il deputato Roberto Novelli (FI) nel corso della tavola rotonda “Il gioco buono: un alleato contro l’illegalità”. “Lo Stato incassa circa 10 miliardi di euro l’anno, è disposto a rinunciare a una parte di questa cifra? Altrimenti le vie non possono essere che due, ovvero aumentare la tassazione sui concessionari o mettere freni precisi, non solo con la riduzione del 35% del parco slot, bensì dovranno essere vietati determinati giochi. Noi come Parlamento abbiamo dato regole a cittadini e concessionari, ma i provvedimenti regionali e comunali le smentiscono. Un esempio clamoroso è il distanziometro: molte regioni hanno legiferato sulle distanze tra punto gioco e luoghi sensibili, ma non è accettabile la retroattività del distanziometro, non è costituzionale, si danno regole, si fanno fare investimenti, ma poi si dice al titolare di una sala gioco di non poter raccogliere gioco. Cio’ porta ad incertezza e confusione normativa e soprattutto all’impoverimento dell’occupazione, su cui dobbiamo porre invece grandissima attenzione. Serve arrivare ad un testo unico scavalcando le norme delle Regioni in materia di gioco”, ha concluso Novelli. cr/AGIMEG