Dati sul gioco all’Isola d’Elba, l’intervento di As.Tro: “Non confondere spesa con la raccolta”

Ha suscitato clamore l’articolo del quotidiano Il Tirreno dal titolo “Gioco d’azzardo all’Elba, un pericolo sommerso”, pubblicato oggi sulle pagine del giornale toscano. In particolare, l’articolo fornisce una situazione allarmante sull’isola dell’arcipelago, sottolineando numeri relativi al gioco che però hanno portato alla pronta replica di As.Tro – Assointrattenimento, associazione di rappresentanza degli operatori del gioco legale aderente a Confindustria.

As.Tro, attraverso una lettera, fa chiarezza sui parametri da utilizzare quando si analizzano i dati sul gioco. “Dagli ultimi dati pubblicati sul sito istituzionale di ADM (riferiti all’anno 2019) risulta che la spesa annua pro capite per il gioco terrestre, sostenuta dagli abitanti di Marciana Marina, ammonta ad euro 476, a fronte del dato pubblicato nell’articolo in cui viene invece riportata una spesa annua pro capite pari a 2.732 euro. Per Porto Azzurro rileviamo una spesa annua pro capite di 435 euro anziché di 2.769 euro e per Portoferraio una spesa di 482 euro a fronte degli 2.086 euro indicati nell’articolo”, si legge in una nota.

Ne emerge che sarebbe stata confusa la spesa con la raccolta, un errore che rende fuorvianti i numeri pubblicati: “La discrepanza tra i dati della spesa riportati nell’articolo e quelli relativi al 2019 (gli ultimi che risultano pubblicati sul sito di ADM), ci induce a ritenere che i dati forniti dalla Regione non siano quelli ufficiali oppure che, nell’elaborazione dei dati ufficiali di ADM relativi al 2020 (non ancora pubblicati), la Regione abbia confuso la “spesa per il gioco” con la “raccolta del gioco”“, prosegue la nota di As.Tro.

Per la cronaca, la spesa per il gioco si calcola sottraendo dalla “raccolta” (corrispondente appunto alle somme puntate dai giocatori) l’importo delle somme rientrate nella disponibilità dei giocatori a titolo di vincite. Un errore comune ma che rischia di diffondere dati inesatti. lb/AGIMEG