Gioco online, monta malcontento nuovi operatori: “Richiesta nuovo canone concessione un peso che andava evitato a chi ancora non operativo”

I Concessionari del gioco online hanno ricevuto la scorsa settimana un sollecito da Adm per il pagamento del canone di concessione del primo semestre 2020 pari a 50 mila euro. Un canone dovuto, ma mal digerito dai concessionari – come apprende Agimeg – che hanno firmato a fine 2019 (ottobre/dicembre) il disciplinare che prevede, a partire dall’anno solare successivo all’anno della stipula della convenzione, il pagamento di 50 mila euro entro il 16 gennaio, per il primo semestre che si sarebbe potuto evitare posticipando la firma del disciplinare a inizio 2020. Una cifra che pesa, e non poco, sui nuovi concessionari – che nonostante abbiano pagato quanto dovuto (200 mila euro versati per l’acquisto della concessione e 200 mila euro pagati per la fideiussione oltre alle lungaggini del bando) si ritrovano a dover effettuare il pagamento del canone. Posticipare la firma del disciplinare sarebbe sicuramente stata la scelta migliore, va sottolineato che nessuna nuova concessione che ha firmato il disciplinare a fine 2019 ha effettuato collaudi per la raccolta di gioco a causa del fatto che la fase successiva alla firma del Disciplinare comporta una serie di passaggi di natura burocratica che di fatto non ha permesso la messa online di un portale di gioco entro il 2019, oltre al fatto che nel mese di dicembre molte attività a causa delle festività sono notevolmente rallentate. lp/AGIMEG