Francia, l’1,3% dei giocatori a rischio. L’Arjel chiede di limitare la pubblicità e vietare l’utilizzo di carte prepagate

L’Arjel ha pubblicato un report sulla diffusione delle ludopatie, e ha sottolineato una serie di raccomandazioni per assicurare una maggiore protezione dei giocatori. L’indagine è stata condotta su un campione di 25mila giocatori, l’1,3% mostra comportamenti a rischio: per lo 0,9% il rischio però è moderato, mentre la propensione algioco del restante 0,4% viene giudicata eccessiva. L’Arjel propone quindi 33 interventi, come la limitazione delle pubblicità del gioco su tutti i media: gli operatori in particolare dovrebbero essere autorizzati a trasmettere un solo sport per ora su radio e televisione. Anche per internet, si consiglia invece di limitare il numero di volte che la pubblicità viene trasmessa, ma in questo caso il numero non è stato quantificato. Ancora, l’ente regolatore francese chiede di vietare l’utilizzo delle carte prepagate per effettuare accrediti sui contoi di gioco. L’utilizzo di queste carte era stato consentito perché si riteneva aiutassero l’utente a spezzare la sessione di gioco, ma l’Arjel adesso sostiene che i giocatori scelgano sempre più di frequente questa forma di pagamento (nell’ultimo trimestre 2012, l’11% degli accrediti sui conti di gioco è stato fatto con carte prepoagate, il 37% in più dello stesso periodo 2011) per non lasciare traccia sui conti correnti bancari. L’ente regolatore chiede poi maggiori poteri per poter bloccare gli IP per bloccare i siti che continuano a reclamizzare giochi senza avere la licenza. E ancora suggerisce di imporre agli operatori di aprire sui propri siti una sezione – accessibile con un click – dedicata al gioco responsabile; adottare per il poker cash degli strumenti di autolimitazione basati sul tempo, invece che sulla puntata; inserire un orologio sui siti di poker, scommesse sportive e ippiche per indicare la durata della sessione di gioco. rg/AGIMEG