La Gambling Commission, l’ente governativo che regolamenta il settore dei giochi in Inghilterra, ha pubblicato il business plan in vigore da oggi e fino a marzo del 2017, che mette al centro del programma la tutela dei giocatori. Tra i punti principali in contrasto al match fixing, al gioco illegale e al riciclaggio, oltre alle misure atte a ordinare la normativa in materia fiscale. Intanto secondo l’ultimo report della Gambling Commission gli inglesi che scommettono o giocano sono sempre meno, visto che in 3 anni si è registrato un calo del 12%. Se nel 2015 i cittadini che affermano di aver giocato almeno una volta al mese sono il 45% della popolazione, nel 2012 erano il 57%. Il calo – si legge nel rapporto – è dovuto in gran parte alla minor partecipazione alla National Lottery, che nello stesso periodo ha visto la partecipazione passare dal 46% al 32%, ma resta comunque il gioco più praticato nel Regno Unito. Analizzando i giocatori per fasce d’età, si rileva che i più giovani, tra i 18 e i 24 anni, sono i meno propensi a giocare (33%), mentre è nella fascia 45-54 anni che si registra la maggiore partecipazione (54%). lp/AGIMEG