Contrastare il gioco d’azzardo patologico mettendo in campo azioni e iniziative a più livelli. E’ quanto previsto dal Piano regionale toscano, da poco varato dalla giunta su proposta dell’assessore regionale al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi. Il Piano è stato valutato positivamente dal Ministero della salute, e prevede un impegno di oltre tre milioni: 3.158.995 euro. “La Toscana si dota di uno strumento effettivo per fermare la diffusione del gioco d’azzardo patologico. Un piano di contrasto che questa mattina nel corso della seduta dell’Osservatorio regionale con i referenti dei Comuni e gli operatori del settore, abbiamo approvato definitivamente. Il programma prevede, tra le altre cose, la campagna di comunicazione su tutto il territorio regionale; formazione dentro e fuori le scuole; investimenti importanti nella prevenzione sia sul livello diagnostico terapeutico dei giocatori già patologici, sia sui vari progetti della società della salute e dalle zone distretto, che hanno come peculiarità quella di mettere in rete tutti i soggetti che operano sul territorio”. È quanto dichiara Serena Spinelli capogruppo articolo Uno Mdp in Regione, a seguito della seduta di questa mattina dell’Osservatorio sul fenomeno della dipendenza da gioco che presiede. “È necessario proseguire con un monitoraggio sempre più specifico, in grado di leggere criticità territoriali e caratteristiche socio demografiche del fenomeno. Per questo come Osservatorio abbiamo chiesto alla Regione Toscana di insistere sul monitoraggio epidemiologico del gioco d’azzardo in Toscana con l’obiettivo di acquisire un quadro informativo di dettaglio territoriale, provinciale, in grado di analizzare: la diffusione del gioco, le caratteristiche socio demografiche, il comportamento di gioco, il grado di problematicità correlato, l’associazione tra comportamento di gioco e componenti socio demografiche, individuali, ambientali e comportamentali”. Ad illustrare l’iter che ha portato all’ambizioso piano, Arcangelo Alfano funzionario della Direzione Diritti Cittadinanza e Coesione Sociale della Regione Toscana, che ha spiegato anche come il programma preveda, tra le numerose azioni, una campagna di comunicazione su tutto il territorio regionale, una corposa formazione dentro e fuori le scuole, l’attivazione del numero verde regionale finalizzato all’informazione, prevenzione, ascolto e sostegno alle persone con problemi di GAP. cdn/AGIMEG