Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa della sezione Autonoma di Bolzano per la seconda volta nel giro di pochi giorni ha messo in discussione il “distanziometro” accogliendo il ricorso presentato dal titolare di una sala. I giudici hanno infatti accolto le richieste del gestore di una sala alla quale era stato vietata l’attività della sala giochi, imposta la restituzione della licenza e la chiusura del locale entro sette giorni dalla dalla notifica del provvedimento. L’ente locale, su presupposta richiesta della Provincia, si è pronunciato contro la permanenza del titolo autorizzatorio perché i locali nei quali viene gestita la sala giochi sono ubicati in un raggio di 300 metri dai luoghi sensibili.
“Considerato che – si legge nelle motivazioni dei giudici – a un primo sommario esame, non può escludersi la fondatezza del ricorso e che il pregiudizio lamentato sussiste, tenuto conto che oggetto di impugnazione è il provvedimento di decadenza dell’autorizzazione alla gestione della sala giochi “Gissbach” di Brunico e il conseguente ordine di chiusura dell’esercizio pubblico gestito dal ricorrente, il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, Sezione autonoma di Bolzano, accoglie l’istanza cautelare e per l’effetto sospende l’efficacia dell’atto impugnato”. lp/AGIMEG