“Oggi a muoversi un pochino sembra essere la posizione della giurisprudenza in tema di distanze da luoghi sensibili.
Fino ad oggi, i limiti per l’installazione di newslot nei locali prossimi a scuole, ospedali, chiese e centri giovanili sembravano essere insuperabili. Anche se piena di ostacoli, l’attività del nostro Sindacato tesa ad aprire spiragli in questo difficoltoso contesto è incessante”. Lo scrive Il Sindacato Totoricevitori Sportivi in una nota odierna. “Nel mese di marzo, il TAR della Liguria ha respinto il ricorso presentato da una nostra associata alla quale era stata negata l’installazione delle slot perché troppo vicina a una scuola. Anzi che scoraggiarci, siamo andati avanti, instaurando ulteriori ricorsi, stavolta in materia di orari di accensione delle slot, dinanzi al giudice amministrativo della Lombardia e, ancora una volta, della Liguria. Mentre sono in corso questi procedimenti, ci giunge una buona notizia dall’Emilia Romagna: secondo il TAR le distanze minime fissate dal comune di Comacchio sono illegittime in quanto la pianificazione delle slot sul territorio spetta all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ecco dunque – si legge – che il muro contro il quale abbiamo scagliato e continuiamo a scagliare tante pietre incomincia a scricchiolare. Quest’ultima sentenza del TAR Emilia ci consentirà di esporre con più forza le nostre argomentazioni sia ai giudici amministrativi che ci troveremo di fronte nei prossimi mesi sia agli esponenti delle Istituzioni con i quali interloquiremo in teme di delega fiscale e legge di stabilità”. im/AGIMEG