“Bugie e insulti. Mai risposte nel merito e mai la disponibilità al confronto. Questo offre il Movimento 5 Stelle che poco fa, in un post sul blog di Beppe Grillo, descrive la proposta di legge per il riordino del settore dei giochi su cui la commissione Finanze del Senato ha cominciato a lavorare e che è frutto del lavoro fatto dal Governo sulla delega fiscale, come effetto del lavoro delle lobby. La verità è che su una vicenda così delicata come il gioco d’azzardo, i 5 Stelle non vogliono che si faccia nulla per garantire la legalità e combattere le infiltrazioni della criminalità, misure effettivamente contenute nel ddl”.
E’ quanto commenta sulla propria pagina Facebook il senatore Franco Mirabelli (Pd), relatore e primo firmatario di una proposta di legge all’esame della commissione Finanze sul riordino complessivo della materia giochi. Il noto blog oggi conteneva un intervento del Marco Dotti, giornalista esperto di patologie legate al gioco. Nella sua analisi Dotti riassumi lo sviluppo della materia normativa negli ultimi anni, accusando lo Stato di aver dato più importanza alle necessità erariali piuttosto che alla salvaguardia della salute dei cittadini.
“I grillini – prosegue Mirabelli – sanno solo insultare, chiacchierare e spiegare che in questo settore ci sono interessi della criminalità organizzata senza fare nulla per contrastarli. Riguardo al mio ruolo in commissione Antimafia, credo che sia evidente a tutti la strumentalità di chi preferisce dire bugie e falsità invece di affrontare i temi che in quella sede abbiamo posto. La strumentalità è ancora più evidente visto che il post compare sul blog nel preciso istante in cui, insieme con Matteo Orfini e Stefano Esposito, abbiamo denunciato in conferenza stampa il sostegno che i 5 Stelle hanno dato in questi mesi alle associazioni che hanno attaccato chi ha combattuto per davvero la mafia ad Ostia. Non a caso quei blog sono stati oscurati ieri dalla questura che ha emesso anche numerosi avvisi di garanzia nei confronti di persone sostenute
dagli esponenti locali del Movimento 5 Stelle. Penso che non ci sia molto altro da aggiungere”. lp/AGIMEG