Scommesse, Sbordoni: “La priorità di oggi deve essere quella di mettere in sicurezza la rete a terra”

Il sistema misto concessorio-autorizzatorio potrebbe prendere piede in Italia? Potrebbe quindi essere compatibile con la giurisprudenza europea? A questa domanda ha risposto Stefano Sbordoni, legale tra i massimi esperti del settori giochi in Italia.
“Non credo – ha detto a Agimeg – nella ricerca di soluzioni giuridiche sulla base della attuale normativa che è una stratificazione assai contraddittoria. Intendo dire che non è la compatibilità con quanto ha detto la Corte di giustizia che ci deve preoccupare, quanto una valutazione attenta di come si vuole organizzare il sistema del gioco in radice”.

Lo stesso sistema, potrebbe portare ulteriori contenzioni in un mercato che ne è già ricco?
“I contenziosi nascono da vuoti normativi o contraddizioni. Ce ne saranno per quanto detto sopra, anche perché oramai chi decide di operare nel grigio parte già pronto ad affrontare la via giudiziaria”.

Quale sarebbe per lei la strada da percorre?
“Quella di tagliare il cordone ombelicale, che i ctd ci hanno girato intorno al collo,  tra concessionari e rete di vendita, e così invertire l’ordine dei fattori nella filiera. A ciascuno il proprio titolo abilitativo: al concessionario per i prodotti, all’esercente per la vendita. Mettere in sicurezza la rete a terra e’ a mio avviso la priorità oggi”.

E’ possibile una standardizzazione a livello europeo del gioco online? Quali sarebbero i maggiori ostacoli?
“In realtà il gioco online e già standardizzato e comunque lo è di fatto proprio per le caratteristiche dell’ambiente in cui opera, il web. Si tratta solo di decidere la sua applicazione in modo estensivo o meno, cioè se utilizzare la duttilità dell’online per semplificare”. cz/AGIMEG