“Abbiamo avviato il percorso del confronto con le categorie per arrivare a una riforma, che dia regole omogenee sul territorio, come ci chiedono i Comuni e Anci. Entro aprile 2018, ci sarà una riduzione degli apparecchi sul territorio del 30%, dagli attuali 10mila a 7mila e quindi stiamo studiando come ridurre al massimo le conseguenze possibili sull’occupazione e sulle piccole imprese del commercio locale. Non saranno aboliti i requisiti delle distanze minime ma verranno valutate alcune modifiche. Stiamo studiando anche percorsi di formazione per i gestori degli apparecchi, nuovi metodi di controllo e sanzioni inasprite per chi fa giocare i minori. Da parte degli operatori del settore abbiamo riscontrato la massima disponibilità alla collaborazione per un’efficace riforma del comparto”. Sono le parole dell’assessore regionale allo Sviluppo economico in Liguria Edoardo Rixi pronunciate al termine della prima riunione avvenuta in Regione Liguria con gli operatori commerciali, i rappresentanti di categoria ed Anci del tavolo di riforma del gioco lecito. “Trovo insensata – commenta così le dichiarazioni della minoranza sul tema – la levata di scudi a suon di comunicati stampa delle opposizioni, proprio nel giorno in cui abbiamo riunito il tavolo, che il consiglio regionale aveva approvato. Abbiamo avviato un percorso di riforma condiviso con tutte le parti in causa e col territorio, come mai prima era stato fatto. Il congelamento della precedente legge della giunta Pd, mai entrata in vigore e che per stessa ammissione di Anci era sbagliata e frettolosa, è stato un passaggio necessario per arrivare a una norma che potrà dare regole precise e certe senza perdere occupazione. In parallelo, la prossima settimana, sarà avviato anche il tavolo con i referenti del sociale con l’assessore Viale, dove verranno affrontati i temi collegati alla ludopatia. Non è vero che la legge sarà abrogata, ma entro la primavera prossima sarà portata in Consiglio regionale con alcune modifiche”, ha concluso. cdn/AGIMEG