Partenza col botto per Betaland.it e Enjoybet.it, i due siti per il gioco on line lanciati da pochi giorni da OIA Service Ltd che completa così la sua offerta sul mercato regolato iniziata un anno fa con l’adesione alla sanatoria per circa 100 shop. A una settimana esatta dalla messa on line dei due siti, è già tempo di un primo bilancio, fortunatamente positivo, come conferma Carmelo Mazza, ceo di OIA: “Siamo molto soddisfatti di questo avvio – precisa – “perché abbiamo avuto un numero molto elevato di registrazioni che ci ha sorpreso positivamente. Dati che vanno rapportati anche a un considerevole traffico sul nostro sito, soprattutto in concomitanza con le partite degli Azzurri. Ringrazio il nostro network ed i nostri clienti che ci stanno dando fiducia e che ci suggeriscono come migliorare ancora”. I dati confortano ancora una volta le scelte strategiche della Compagnia che aggiunge un altro importante tassello al proprio progetto con il lancio dell’on line nel mercato regolamentato italiano. “Abbiamo superato tutti i collaudi e lanciato i siti in 60 giorni dalla stipula della concessione. Tutto ciò è stato possibile grazie all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, di cui apprezziamo la professionalità e la disponibilità degli uffici competenti. Prosegue Mazza, “il vecchio ritornello del prodotto .com percepito come più performante è ormai un residuo del passato. Il presente ed il futuro sono tutti del mercato regolamentato, dove noi stiamo investendo e continueremo ad investire migliorando il nostro sito”. I siti Betaland.it e Enjoybet.it sono al momento concentrati sull’offerta sul betting presentando un palinsesto molto vario grazie alle possibilità aperte dal nuovo protocollo di comunicazione e dall’utilizzo dei palinsesti complementari. OIA annuncia che sono in atto nuove implementazioni che consentiranno di distinguere la propria offerta dagli altri competitor e di completare tale fase entro il 2016. “Voglio ringraziare tutti i nostri partner tecnologici e, soprattutto, il General manager, Michele Sprovieri – conclude Mazza – che unisce doti manageriali fuori dal comune a un talento smisurato sul prodotto. Michele è altresì un non un esempio da cui imparare giorno per giorno”. cdn/AGIMEG
