Giochi online, l’ultimo affare della malavita: spiare le carte al poker online

Da bravo imprenditore avrebbe «diversificato il rischio» operando su più fronti: droga, rapine, donazione di carte di credito e persino hackeraggio sui siti di poker online. Un sistema per sbirciare le carte degli avversari e «vincere facile», come dice una certa pubblicità. Ma ancora una volta gli è andata male, così Guglielmo Fidanzati ha ricevuto in carcere, dove si trova insieme al padre Gaetano, una nuova ordinanza di custodia cautelare. Insieme a un abilissimo hacker romeno il boss aveva anche organizzato un lucroso giro di carte di credito donate e, particolare del tutto inedito, anche di partite a poker online truccate. Il romeno – si legge oggi su Il Giornale – infatti era riuscito a violare i sistemi di sicurezza dei vari siti e in questo modo poteva puntare dopo aver visto le carte in mano agli avversari. Quando si dice «Ti piace vincere facile?». L’hacker ovviamente entrava nei tavoli per ricchi, riuscendo a ramazzare in una sola partita, anche 10 mila euro a botta. Fino al «rien ne va plus» della Procura milanese. Lp/AGIMEG