Giochi, nella Manovra maggiori risorse finanziarie per le province autonome di Trento e Bolzano. Ecco il testo della bozza

La prima Manovra Dragh ha un valore complessivo di 30 miliardi, di cui 23,4 in deficit. Si va dal taglio delle imposte alla riforma del fisco; poi ci sono le misure contro il caro bollette, il rinvio di plastic e sugar. Sul lavoro 4,6 miliardi per la riforma degli ammortizzatori sociali, 1,5 su pensioni e Cig. Quattro miliardi vanno alla Sanità – riporta TGCOM24. Per quanto riguarda i giochi, la bozza del provvedimento prevede maggiori risorse finanziarie per le province autonome di Trento e Bolzano: ”

ART. 141. (Accordo in materia di finanza pubblica per gli anni 2022 e successivi tra il Governo, la regione Trentino Alto Adige e le Province autonome di Trento e Bolzano)

  1. Le disposizioni recate dai commi 2 e 3 sono approvate ai sensi e per gli effetti dell’articolo 104 del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, e successive modificazioni.
  2. Al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, sono apportate le seguenti modificazioni:
  3. a) al comma 1, lettera g), dell’articolo 75, dopo le parole: “o di altri enti pubblici” sono inserite le seguenti: “; nelle predette entrate sono comprese anche quelle derivanti dalla raccolta di tutti i giochi con vincita in denaro, sia di natura tributaria, sia di natura non tributaria, in quanto costituite, al netto delle vincite e degli aggi spettanti ai concessionari, da utile erariale”;
  4. b) al comma 4-bis dell’articolo 79, sono apportate le seguenti modificazioni:

1) le parole “degli anni dal 2018 al 2022” sono sostituite dalle seguenti “degli anni dal 2018 al 2021, fermo restando i ristori e le riduzioni riconosciuti dallo Stato per gli anni 2020 e 2021 correlati alla perdita di gettito connessa all’emergenza epidemiologica da COVID-19,”;

2) dopo il primo periodo è inserito il seguente: “Per ciascuno degli anni dal 2022 il contributo previsto dal periodo precedente è pari a 713,71 milioni di euro annui.”;

  1. c) nel comma 4-ter dell’articolo 79 sono apportate le seguenti modificazioni:

1) le parole “A decorrere dall’anno 2023 il contributo complessivo di 905” sono sostituite dalle seguenti “A decorrere dall’anno 2028 il contributo complessivo di 713,71”;

2) le parole “La differenza rispetto al contributo di 905,315 milioni di euro” sono sostituite dalle seguenti: “La differenza rispetto al contributo di 713,71 milioni di euro”.

  1. Le quote spettanti alle province ai sensi dell’articolo 75, comma 1, lettera g), del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, come da ultimo modificato dal comma 2, relative alle entrate derivante dalla raccolta dei giochi con vincita in denaro, sono calcolate mediante la contabilizzazione, per il gioco in rete fisica, delle giocate raccolte nel territorio di ciascuna provincia e, per il gioco a distanza, delle giocate effettuate mediante conti di gioco intestati a giocatori residenti nel territorio di ciascuna provincia. Fatto salvo il gettito spettante alla regione ai sensi dell’articolo 69, comma 2, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, i proventi dei giochi con vincita in denaro rientranti nel presente comma sono quelli derivanti da apparecchi da intrattenimento, giochi, lotterie, scommesse, concorsi pronostici, in qualsiasi modo denominati e organizzati. Qualora per alcune tipologie di giochi non sia possibile la quantificazione del gettito spettante alle province, questa è determinata in base al rapporto percentuale tra le giocate sul territorio provinciale e le corrispondenti giocate a livello nazionale.
  2. In attuazione dell’accordo in materia di finanza pubblica per gli anni 2022 e successivi tra il Governo, la regione Trentino Alto Adige e le province autonome di Trento e Bolzano, a decorrere dall’anno 2022 è attribuito a ciascuna provincia autonoma l’importo di 20 milioni di euro annui a titolo di restituzione delle riserve di cui all’articolo 1, comma 508, della legge 27 dicembre 2013, n. 147″.

Ma non solo, nel testo si legge inoltre: “Il Ministro dell’economia e delle finanze, con propri decreti, provvede, nell’anno finanziario 2022, all’adeguamento degli stanziamenti dei capitoli destinati al pagamento dei premi e delle vincite dei giochi pronostici, delle scommesse e delle lotterie, in corrispondenza con l’effettivo andamento delle relative riscossioni”. Poi, “Le somme stanziate sul capitolo 2295 dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, alimentari, e forestali, destinate agli interventi già di competenza della soppressa Agenzia per lo sviluppo del settore ippico, per il finanziamento del monte premi delle corse, in caso di mancata adozione del decreto previsto dall’articolo 1, comma 281, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, o, comunque, nelle more dell’emanazione dello stesso, costituiscono determinazione della quota parte delle entrate erariali ed extraerariali derivanti da giochi pubblici con vincita in denaro affidati in concessione allo Stato ai sensi del comma 282 del medesimo articolo 1 della citata legge n. 311 del 2004”. Ecco le altre principali misure contenute nella Legge di Bilancio:

PENSIONI Il percorso di “ritorno alla normalità”, come lo ha chiamato Mario Draghi, deroga nel 2022 con Quota 102, che prevede solo per il prossimo anno la possibilità di andare in pensione a 64 anni, con 38 di contributi. Prorogata l’Ape social, con altre 8 categorie di lavori gravosi come le maestre d’asilo e delle elementari – oltre ai 15 già previsti –  per l’accesso a quest’ultima misura, per la quale non bisognerà più essere disoccupati da almeno 3 mesi. Arriva anche un  fondo da 200 milioni l’anno per tre anni per ‘favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni’. Il contratto di espansione, che prevede l’anticipo pensionistico fino a 5 anni favorendo il turnover, viene esteso agli anni 2022 e 2023 con una soglia minima di 50 dipendenti per l’accesso.

TAGLIO TASSE La dotazione prevede un pacchetto da 8 miliardi per ridurre il cuneo fiscale e l’Irap. La riforma fiscale sarà affidata al Parlamento che, nell’esame della legge di Bilancio, dovrà decidere come intervenire. Le decisioni verranno inserite come emendamento alla Manovra al termine dell’esame in Parlamento. Per il taglio delle aliquote si arriverà in tutto a 12 miliardi nel 2022.

DONNE Opzione donna viene prorogata per tutto il 2022 ma viene alzata di due anni l’età necessaria: serviranno 60 anni, 61 per le autonome, con 35 di contributi.  Nel 2022 c’è anche l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del predetto rientro.

PARITA’ DI GENERE Arriva in manovra un piano strategico per la parità di genere, con l’obiettivo ha ‘di individuare buone pratiche per combattere gli stereotipi di genere, colmare il divario di genere nel mercato del lavoro, raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici, affrontare il problema del divario retributivo e pensionistico e colmare il divario e conseguire l’equilibrio di genere nel processo decisionale.Il piano prevede l’istituzione di una Cabina di regia interistituzionale e un Osservatorio nazionale per l’integrazione delle politiche per la parità di genere.  Il fondo per il sostegno alla parità salariale passa da 2 a 52 milioni.

CASHBACK La misura introdotta dal governo giallorosso e congelata da Draghi sarà definitivamente cancellata nel 2022, liberando 1,5 miliardi che andranno sul pacchetto lavoro.

CARO BOLLETTE  ‘Al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell’importo di 2.000 milioni di euro che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022’.

AMMORTIZZATORI SOCIALI Alla riforma vengono destinati 4,6 miliardi di euro, di cui 3 in deficit. Viene garantito l’accesso all’integrazione salariale anche alle aziende con meno di 5 dipendenti e ampliata la platea Naspi con la riduzione delle ore lavorate. Chi assume a tempo indeterminato – senza aver licenziato nei sei mesi precedenti – lavoratori in cassa integrazione straordinaria ottiene un bonus mensile per 12 mesi pari al 50% dell’assegno di Cigs che sarebbe stato corrisposto al lavoratore.

Qui il testo della bozza.

cdn/AGIMEG