Non c’è, “anche per la scarsità dei dati disponibili”, una “valutazione degli esiti degli interventi e dei reali risultati prodotti” per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. E’ una delle criticità che rileva il Ministero della Salute, nella Relazione Sullo Stato Sanitario Del Paese 2012-2013, in cui una specifica sezione viene dedicata proprio alle ludopatie. Il Ministero lamenta inoltre “la ridotta presenza di interventi di prevenzione precoce (dai 6 agli 8 anni), limitati per lo più ai soggetti vulnerabili con disturbi comportamentali e deficit di attenzione. Tali rilevazioni sono state sviluppate soltanto in circa 40 centri del progetto DPA “Early detection” – programmi di identificazione precoce degli utilizzatori giovanissimi di sostanze, anche mediante counseling e drug test precoce”, nonché “la scarsa diffusione delle informazioni circa la prevenzione sulla rete internet e sui social network, particolarmente frequentati dai giovani”. gr/AGIMEG