“L’intesa tra Stato e Regioni sul mercato del gioco d’azzardo, raggiunto ieri dopo un anno e mezzo di confronto, più che un ottimo traguardo rappresenta semmai un importante punto di partenza per sviluppare finalmente una strategia chiara e senza zone d’ombra nel contrasto alle ludopatie”. Sono le parole del vicesindaco e assessore con delega alla protezione sociale di Rimini Gloria Lisi a commento dell’intesa raggiunta nella Conferenza Unificata di ieri tra Stato e Regioni sul riordino del sistema giochi. “Una strategia che si basa su due principi di base imprescindibili, ovvero la tutela della salute pubblica e il contrasto all’illegalità, assunti – come ha sottolineato ieri il sottosegretario Baretta – come obiettivi dell’intero Paese. Un’intesa che soprattutto consente a governatori e sindaci la possibilità di decidere come intervenire sul proprio territorio, definendo ad esempio dove possono aprire le sale giochi, la distanza dai luoghi sensibili come le scuole, fino agli orari di apertura. Si garantisce così a chi amministra la possibilità di gestire al meglio il territorio, tenendo conto delle proprie peculiarità e degli obiettivi, muovendosi però in un quadro di normative generale condiviso dal Governo. L’obiettivo non è penalizzare chi investe nel gioco legale, ma evitare che si arrivi a situazioni di crescita incontrollata, e quindi ingestibile, delle sale slot e delle sale da gioco”. Ha aggiunto: “Il Comune di Rimini è da tempo impegnato nel contrasto al gioco d’azzardo e alle ludopatie e ha aderito con convinzione alle recenti linee guida regionali, che prevedono ad esempio il divieto di aprire sale da gioco vicino alle scuole, ai luoghi di aggregazione giovanile e di culto, agli impianti sportivi, alle strutture ricettive per categorie protette. Stiamo già lavorando quindi per raggiungere quell’ambizioso ma fondamentale obiettivo emerso dall’intesa Stato-Regioni, ovvero arrivare nel giro di tre anni al dimezzamento delle sale giochi. Oltre a questo continueremo a portare avanti in parallelo l’indispensabile lavoro sotto il profilo educativo, rivolto oltre che ai più giovani attraverso specifici progetti nelle scuole con esperti del settore, anche con i gestori degli esercizi pubblici”. cdn/AGIMEG