Raggiunge gli 82 miliardi di euro il racket dell’usura in Italia -il capitale prestato in nero a famiglie e imprese ammonta infati a 37,25 miliardi, cui si aggiungono 44,7 miliardi di capitale restituito – ovvero il 5,5% del Pil. Ogni anno sono vittima dell’usura circa 3 milioni di famiglie, mentre gli usurai in attività sono almeno 40mila. E molto spesso a prestare soldi in nero non sono usurai di professione e esponenti della criminalità organizzata, ma anche professionisti come avvocati, commercialisti, dipendenti pubblici e commercianti che hanno approfittato della crisi economica. E’ il quadro che traccia l’Eurispes nel Rapporto “Usura: quando il credito è in nero”. Tra le viarie forme di usura, c’è anche quella legata al gioco d’azzardo illegale che, “oltre ad essere un potente strumento di riciclaggio del denaro sporco, è divenuto, in tal modo, un mezzo di accumulazione criminale del capitale” si spiega nel rapporto. Nel corso dell’ultimo anno è aumentata, rispetto alla precedente rilevazione dell’Eurispes, la percentuale di chi è conoscenza di amici e parenti costretti a chiedere denaro in prestito ad un usuraio (16,9%, 6 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente). E’ cresciuto prò anche il disagio sociale: il 22,9% degli intervistati ( 2,7 punti in più di un anno fa) dice di conoscere persone che hanno chiesto aiuto alla Caritas o ad altre associazioni per disporre di un aiuto economico; il 28,7% (+13,4 punti in più rispetto all’anno precedente) afferma di conoscere persone che hanno perso importanti somme di denaro al gioco. rg/AGIMEG