84.485 milioni di euro raccolti e 8.291 milioni nelle casse dello Stato. E’ questo il bilancio del mercato dei giochi in Italia a fine 2014. Il settore che racchiude scommesse, lotto, lotterie, concorsi a pronostico, slot e giochi online ha chiuso, al 31 dicembre dello scorso anno, con incassi in calo di appena lo 0,29% rispetto agli 84.727 milioni raccolti nel 2013. Più accentuato invece il calo dell’Erario: -2,18% rispetto agli 8.475 milioni incassati l’anno precedente. In calo praticamente tutti i giochi, con le uniche eccezioni delle scommesse sportive, che con una raccolta di 4.250 milioni di euro hanno registrato un +11,2% rispetto al 2013, ed il Lotto (grazie soprattutto al 10eLotto), che ha incassato 6.629 milioni di euro per una crescita del +4,7% rispetto ai 6.332 milioni dell’anno prima. In grande sofferenza invece le scommesse ippiche (-16,1%, con una raccolta di 682 milioni di euro), SuperEnalotto e giochi numerici a totalizzatore (-13,7%, con 1.188 milioni di euro raccolti) ed giochi di abilità a distanza (-7,3%, con 12.318 milioni raccolti). Segno negativo anche per il settore di slot e Vlt, che nonostante rappresenti il 55% del mercato dei giochi con una raccolta di 47.000 milioni di euro, ha registrato un calo dell’1,7% rispetto ai 47.810 milioni del 2013. Con 1.624 milioni di euro raccolti, il Bingo ha segnato invece un decremento del -2,4%, mentre Gratta e Vinci e Lotterie, con 9.441 milioni di euro incassati, hanno segnato un -1,8%. Nel bilancio finale pesano anche i 1.148 milioni di euro raccolti dalle scommesse virtuali ed i 205 milioni del betting exchange.
I valori sono invece diversi per quanto riguarda gli incassi dell’Erario. I migliori contribuenti, a livello di andamento percentuale, sono stati le scommesse sportive, che hanno registrato un +4,8% con 170 milioni versati nelle casse dello Stato, ed il Bingo che, nonostante una raccolta “in rosso”, ha segnato un +4,3% di incassi per l’Erario per un totale di 191 milioni di euro. Anche per l’Erario, la peggiore performance è stata delle scommesse ippiche (-17,6%, con 32 milioni di euro), seguite da SuperEnalotto e giochi numerici a totalizzatore (-14,4%, con 549 milioni). In termini complessivi sono stati invece slot e Vlt, Gratta e Vinci e Lotterie ed il Lotto i giochi che hanno versato di più nelle casse erariali: rispettivamente 4.311, 1.461 e 1.113 milioni di euro. In calo del -6,1% anche il settore dei giochi di abilità a distanza (per una raccolta erariale di circa 94 milioni di euro). I neo nati scommesse virtuali e betting exchange hanno versate allo Stato, rispettivamente, 37 milioni e 202 mila euro. sb/AGIMEG