“Nel 2016, per la categoria Monopoli sono previsti incassi in sostanziale continuità con i risultati raggiunti nel 2015 (+76 milioni). In crescita più sostenuta, invece, le previsioni di gettito per i tributi ricompresi nella categoria del Lotto (+1.071 milioni), principalmente per effetto dell’aumento del prelievo erariale unico (preu) sugli apparecchi da divertimento e intrattenimento disposto dalla legge di stabilità per il 2016”. E’ quanto si legge nel Documento di Economia e Finanze per il 2016, approvato dal Consiglio dei ministri, all’esame congiunto delle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Nel capitolo relativo agli incassi negli anni precedenti si evidenzia che questi sono “posti a raffronto con le corrispondenti stime formulate lo scorso settembre in sede di elaborazione della Nota di aggiornamento al Def 2015: per la categoria dei Monopoli, si registrano risultati superiori rispetto alle stime, pari a 174 milioni, mentre, nella categoria del Lotto, lotterie ed altre attività di gioco, sono stati realizzati minori introiti, al netto delle regolazioni contabili, rispetto alle previsioni, per 11 milioni; per il comparto delle entrate tributarie, sono stati realizzati introiti pari a 427.911 milioni contro i 399.635 milioni relativi all’anno 2014. L’incremento è dovuto all’andamento particolarmente positivo sia del gettito derivante dalle imposte dirette (+ 22.333 milioni), sia di quello relativo alle imposte indirette (+ 5.943 milioni). Tra queste, si segnala una diminuzione (-385 milioni) per la categoria del lotto, in parte ascrivibile ai minori introiti relativi sia ai giochi del Lotto e Superenalotto (-173 milioni), sia alle restanti entrate (-212 milioni)”. Quanto ai pagamenti effettuati nel 2015, questi “ammontano a 600.233 milioni di euro, 15.747 milioni in meno rispetto a quanto stimato per lo stesso anno. Larga parte di questo scostamento dipende dai minori pagamenti registrati per le spese correnti, tra cui consumi intermedi (-940 milioni), in particolare per gli aggi dei concessionari e dei rivenditori dei giochi per i quali, in relazione alla consistenza dei residui esistenti al 2014, si era previsto un ammontare di pagamenti superiori a quanto effettivamente erogato”. dar/AGIMEG