Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2016. La Nota, propedeutica alla legge di Bilancio che dovrà essere presentata in Parlamento entro il 20 ottobre, aggiorna le stime del governo sul quadro macroeconomico per l’anno in corso e il triennio successivo nonché gli obiettivi programmatici. Nelle nuove stime, la crescita del Pil si attesta a +0,8% nel 2016 e +1% nel 2017; il rapporto deficit/Pil dal 2,4% del 2016 scenderà a 2% nell’anno successivo; mentre il rapporto debito/Pil da 132,8% dell’anno in corso passerà a 132,2% nel 2017. “Abbiamo terminato un lunga giornata di lavoro, anche molto interessante da molti punti di vista, con la discussione della Nota di aggiornamento al Def”, ha affermato il premier Renzi al termine della riunione, ricordando che il documento “è in fase di trasmissione al Parlamento, così come previsto dalle scadenze”. Anche nella sua versione originaria, il Def recava delle previsioni relative al gioco, stimando “nel 2016, per la categoria Monopoli incassi in sostanziale continuità con i risultati raggiunti nel 2015 (+76 milioni). In crescita più sostenuta, invece, le previsioni di gettito per i tributi ricompresi nella categoria del Lotto (+1.071 milioni), principalmente per effetto dell’aumento del prelievo erariale unico (preu) sugli apparecchi da divertimento e intrattenimento disposto dalla legge di stabilità per il 2016”. Nel capitolo relativo agli incassi negli anni precedenti si evidenziava che questi sono “posti a raffronto con le corrispondenti stime formulate lo scorso settembre in sede di elaborazione della Nota di aggiornamento al Def 2015: per la categoria dei Monopoli, si registrano risultati superiori rispetto alle stime, pari a 174 milioni, mentre, nella categoria del Lotto, lotterie ed altre attività di gioco, sono stati realizzati minori introiti, al netto delle regolazioni contabili, rispetto alle previsioni, per 11 milioni; per il comparto delle entrate tributarie, sono stati realizzati introiti pari a 427.911 milioni contro i 399.635 milioni relativi all’anno 2014. L’incremento è dovuto all’andamento particolarmente positivo sia del gettito derivante dalle imposte dirette (+ 22.333 milioni), sia di quello relativo alle imposte indirette (+ 5.943 milioni). Tra queste, si segnala una diminuzione (-385 milioni) per la categoria del lotto, in parte ascrivibile ai minori introiti relativi sia ai giochi del Lotto e Superenalotto (-173 milioni), sia alle restanti entrate (-212 milioni)”. Quanto ai pagamenti effettuati nel 2015, questi “ammontano a 600.233 milioni di euro, 15.747 milioni in meno rispetto a quanto stimato per lo stesso anno. Larga parte di questo scostamento dipende dai minori pagamenti registrati per le spese correnti, tra cui consumi intermedi (-940 milioni), in particolare per gli aggi dei concessionari e dei rivenditori dei giochi per i quali, in relazione alla consistenza dei residui esistenti al 2014, si era previsto un ammontare di pagamenti superiori a quanto effettivamente erogato”. dar/AGIMEG