“Qualunque apparecchiatura messa a disposizione in un esercizio pubblico e destinata a qualunque forma di giochi promozionali costituisce di per sé violazione del divieto, che legittima il sequestro delle apparecchiature medesime e l’attivazione del procedimento sanzionatorio”. E’ quanto si legge in una circolare inviata agli uffici regionali, alla Guardia di Finanza e al Ministero dello Sviluppo Economico da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, che mette nel mirino i totem che permettono di giocare online, installati nel locali pubblici. Secondo Aams l’azione repressiva va rivolta anche verso chi consente “attraverso apparecchiature” un’attività di gioco in senso stretto, in considerazione del fatto che negli ultimi anni il fenomeno legato all’utilizzo di apparecchiature telematiche all’interno di locali aperti al pubblico “si è sempre più diffuso sull’intero territorio nazionale”. La circolare ribadisce che “la legge di stabilità prevede il divieto di utilizzo di qualunque apparecchiatura telematica che consenta, all’interno di pubblici esercizi, qualunque forma di gioco, anche se a fini promozionali”. La norma prevede multe di 20 mila euro per l’esercente, tra 50 e 100 mila euro per chi gestisce la piattaforma e tra 50 mila e 500 mila se il gioco coincide con attività che ricadono nella riserva statale. lp/AGIMEG