“È la prima volta che l’ADM minaccia direttamente sanzioni penali avverso un operatore straniero, contestando l’offerta del gioco online sul territorio italiano. Il precedente potrebbe preludere a una nuova politica di contestazione della violazione nei confronti di operatori transfrontalieri che offrono gioco in Italia via Internet. Va ricordato che la legittimità della concessione online italiana ed il requisito del suo possesso come condizione per l’offerta del gioco online in Italia non è mai stato messo in dubbio da alcun tribunale italiano né dalla Corte Suprema Europea”. E’ quanto commentato da Giovanni Carboni dell’EGLA (European Gambling Lawyers and Advisors), dopo che Winamax, operatore francese che contende a PokerStars la leadership del mercato francese del poker, ha chiuso i conti con gli operatori italiani. Una vera svolta.
Tra ADM e ARJEL esiste fin dal 2011 un accordo di cooperazione internazionale per la lotta contro il gioco illegale e la tutela dell’etica sportiva. L’interruzione dell’offerta di gioco dell’operatore in assenza della licenza italiana è un risultato di tale cooperazione. “Sarebbe ora desiderabile – aggiunge Carboni – che attraverso quella stessa cooperazione diventasse di nuovo possibile per i giocatori italiani misurarsi con quelli francesi, attraverso l’introduzione della tanto attesa liquidità transnazionale”. cz/AGIMEG