“Ad aprile il consigliere Alessandro Caneschi aveva chiesto al Comune di Arezzo di approvare un regolamento sul gioco lecito sul modello di quello distribuito in tutta la Regione da Anci Toscana ma ancora i primi giorni di giugno l’assessore Tanti, in risposta all’interrogazione del consigliere Caporali, ribadiva la volontà di “…attendere un regolamento regionale per poi adottarlo. Questo per evitare che si verifichino i rischi incorsi da altri Comuni che hanno agito singolarmente e poi hanno visto i loro regolamenti impugnati al Tar e annullati”. Ci risulta che il Regolamento sul gioco lecito elaborato in bozza da Anci Toscana e già distribuito a partire da marzo, non sia stato impugnato in nessuno dei Comuni dove è stato approvato”. Sono le parole del consigliere del Pd Matteo Bracciali ad Arezzo. “La volontà manifestata dall’Assessore Tanti di sensibilizzare sul tema del gioco d’azzardo patologico attraverso l’invio di una “… lettera aperta” ai CAS poteva certamente essere superata attraverso l’approvazione dello stesso regolamento dove, tra i luoghi sensibili, sono appunto annoverati tutti i locali di proprietà comunale e quelli afferenti alle società partecipate. Assessore, vi siete dannati l’anima per due anni per dare aggiornare il regolamento delle sagre e delle feste paesane come se questa fosse la priorità per gli aretini, mentre su questa vicenda che pesa in termini economici e sociali sulla nostra comunità, ancora siamo alle solite letterine”. cdn/AGIMEG