“Il Governo sarebbe pronto a rimettere in discussione l’accordo appena raggiunto in Conferenza Stato-Regioni che consente l’applicazione della legge regionale sul gioco”. Sono le parole di Davide Bono e Giorgio Bertola del Movimento 5 Stelle in Piemonte. “Il sottosegretario all’Economia Baretta (PD) ha annunciato in una intervista una marcia indietro clamorosa, indicando la necessità di una revisione delle leggi regionali troppo “proibizioniste”. Chiamparino e Saitta non possono tacere, adesso devono difendere in tutte le sedi la normativa approvata dal Consiglio regionale del Piemonte. Facciano sentire la propria voce – aggiungono – in sede di Conferenza Stato-Regioni e con il Governo guidato dal loro stesso partito”. “E’ inaccettabile che una legge regionale, a 16 mesi dall’approvazione, sia ancora messa in discussione dallo Stato e manchino addirittura un piano regionale ed un regolamento che, secondo la normativa, dovevano essere pronti a 90 giorni dal via libera del Consiglio regionale. La Giunta intervenga subito affinché, come previsto dalla legge piemontese, entro il 1 dicembre vengano chiuse tutte le slot che si trovano entro 500 mt dai luoghi sensibili per i centri sopra i 5 mila abitanti e 300 metri per i comuni inferiori ai 5 mila abitanti”, hanno concluso. cdn/AGIMEG