Giochi, Australia: Alleanza dei contribuenti avvia campagna contro divieto poker online

In Australia, il gruppo di difesa dei contribuenti Taxpayers’ Alliance sta conducendo una campagna contro la decisione di vietare il poker online nel Paese proposta dall’Interactive Gambling Amendment Bill. La Taxpayers’ Alliance ritiene che il disegno di legge, volto a modificare il 2001 Interactive Gambling Act, sia nel complesso ammirevole. Essa sostiene, tuttavia, che il disegno di legge includa come “conseguenza non voluta” il divieto per il poker online, “distruggendo un passatempo per migliaia di australiani”. Introdotto dal Minister for Human Services Alan Tudge e dal Minister for Communications Mitch Fifield nel mese di novembre 2016, il disegno di legge ha lo scopo di rafforzare e modernizzare le leggi sul gioco australiane e chiudere la scappatoia che consente scommesse in-play e il gioco attraverso operatori offshore. L’Alleanza sostiene che la decisione di escludere il linguaggio che autorizza il poker online sotto l’Amendment Bill va contro la consulenza degli esperti, sottolineando che una revisione del 2012 da parte del Department of Communications e Digital Economy ha descritto il poker come un gioco di fortuna e abilità. L’Alleanza ha aggiunto che è anche necessario permettere agli operatori di poker off-shore di operare nel mercato australiano così da creare liquidità sufficiente per i giochi di poker. In risposta al divieto proposto, l’Alleanza ha lanciato una campagna a sostegno della regolamentazione del poker online in Australia, tra cui una petizione firmata al momento da 1.618 sostenitori. cdn/AGIMEG