Giochi, “affaire Kubla”: un milione di euro in tangenti per entrare nel business del gioco in Congo

Il presidente di Duferco e di Federacciai, Antonio Gozzi, è stato arrestato a Bruxelles dalle autorità belghe. Il provvedimento è stato disposto dal giudice istruttore Michel Claise per presunti episodi di corruzione nella Repubblica democratica del Congo. Coinvolto anche il dirigente della Duferco Massimo Croci
Secondo l’accusa i due dirigenti del gruppo siderurgico Gozzi e Croci sono sospettati di essere i mandanti degli episodi di corruzione contestati all’ex ministro dell’Economia della Vallonia Serge Kubla, dal 2009 consulente della compagnia. Kubla a febbraio era stato arrestato per 48 ore dal giudice istruttore Claisei. Le bustarelle sarebbero andate all’ex premier congolese Adolphe Muzito per facilitare la diversificazione del business del gruppo in Congo. In particolare un milione di euro in varie tranche sarebbe stato versato per convincere ufficiali ed esponenti del governo congolese a rilasciare le licenze per il gioco d’azzardo, e quindi far entrare alcune società nel business del gioco del Paese. E’ il nocciolo dell’inchiesta conosciuta in Belgio come ‘affaire Kubla’
Gozzi e Croci – secondo quanto riporta l’Ansa – hanno protestato la loro totale estraneità ai fatti” contestati dai magistrati. ”Non sono mai stati in vita loro in Congo, né hanno mai conosciuto politici o funzionari pubblici congolesi o altre persone di quel Paese capaci di aver peso o influenza nell’emanazione di atti amministrativi”, si legge in una nota.
Duferco, ‘arresti inammissibile forma pressione’ 
Il gruppo Duferco esprime “stupore” per il doppio arresto e, ribadendo la propria fiducia ai due dirigenti Antonio Gozzi e Massimo Croci, afferma che il modo di procedere del giudice istruttore belga “non può essere interpretato altrimenti se non come un mezzo di pressione inammissibile”. Il gruppo evidenzia poi come “Gozzi e Croci sono andati a Bruxelles proprio per rispondere a un invito del giudice istruttore”. lp/AGIMEG