dal nostro inviato – “Oggi si cerca di risolvere un problema andandolo a peggiorare. Se entrasse in vigore la legge regionale della Puglia andrebbe a colpire le piccole aziende, gli esercizi commerciali a conduzione familiare distruggendo l’economia di base, attraverso un provvedimento ingiusto con l’introduzione del distanziometro che a nostro giudizio non ha effetti in quanto i giocatori andrebbero a puntare altrove”. E’ quanto ha dichiarato Francesco Ginestra, Presidente di A.Gi.Sco. nel corso del convegno “Gambling patologico e responsabilità sociale: sfide della prevenzione e possibilità di trattamento” che si sta tenendo a Brindisi. “Le sale oggi presenti sul territorio sono super controllate ed hanno attività trasparenti e rappresentano un presidio di sicurezza contro gli operatori illegali, quegli operatori che lo Stato dovrebbe combattere anziché mettere a rischio decine di migliaia di posti di lavoro e centinaia di aziende. Esiste certamente un problema di deriva legato al gioco – ha concluso Ginestra – ma non è così grave come è stato dimostrato di recente. Ritengo che l’allarme non sia altro che una cortina fumogena per distogliere l’attenzione da altri temi più critici. Di certo chiudere le aziende del settore non è la soluzione”.
“I nostri locali sono dei presidi dello Stato sul territorio, per la tutela della salute e dell’ordine pubblico. La nostra professionalità, frutto di anni di contatto con il pubblico dei giocatori, ha permesso non solo di far emergere ingenti risorse, in passato nelle mani del crimine organizzato, ma di seguire con attenzione il comportamento di ogni singolo giocatore, per evitare possibili casi di gioco d’azzardo patologico. Il nostro personale è formato ad assistere il pubblico, i nostri uffici seguono stringenti regole legate all’antiriciclaggio e alla tracciabilità dei flussi finanziari; nei nostri locali i minorenni non possono giocare e nemmeno entrare e la trasparenza delle offerte di gioco è
dimostrata dall’enorme quantità di informazioni presenti nei nostri locali”. Così il Presidente AGISCO Francesco Ginestra ha ribadito la posizione della principale associazione di gestori e concessionari indipendenti scommesse. “Anche l’Istituto Superiore della Sanità,
la scorsa settimana si è espressa sull’inutilità del distanziometro per combattere il gioco patologico e “proteggere” i luoghi sensibili (scuole, chiese, parchi, ecc.), rilevando che il giocatore problematico predilige giocare lontano da casa e dal lavoro e che quindi la “prossimità non è un elemento che favorisce la ludopatia.”, ha aggiunto. Ginestra ha quindi ribadito che se la Giunta della Puglia non approva la proroga dell’entrata in vigore della Legge Regionale in attesa di una legge organica e unitaria nazionale, “migliaia di piccole imprese, per lo più familiari che non sono la cosiddetta “lobby dei giochi” come impropriamente sbandierato sui media in questi giorni, e 20.000 persone occupate in questo comparto perderanno il proprio posto di lavoro e si sancirà lo smantellamento della rete legale dei concessionari di giochi e scommesse lasciando campo aperto alla criminalità organizzata”. Conclude Ginestra: ” Il 30 ottobre è una data fondamentale per la tutela della salute pubblica e del destino di migliaia di famiglie, per questo AGISCO aderisce alla manifestazione organizzata dalle Organizzazioni sindacali alle 10 davanti al Consiglio Regionale della Puglia”. cr/AGIMEG