Ginestra (Pres. Agisco) ad Agimeg: “Massima adesione alla manifestazione ‘rosa’ del 12 gennaio. Dopo 7 mesi di chiusura agenzie economicamente distrutte, i ristori non servono a nulla se non si hanno prospettive di ripartenza”

“Agisco aderisce alla manifestazione ‘rosa’ che si terrà a Roma il prossimo 12 gennaio. Le lavoratrici che potranno si sposteranno per partecipare a questo importante evento. La manifestazione è un grido di allarme per non essere dimenticati, il Governo deve capire che così non si può più andare avanti, ci stanno togliendo la dignità”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Francesco Ginestra, Presidente Agisco. “Ciò che sta accadendo è del tutto incredibile, sono state adottate misure senza alcun criterio. Luoghi che potrebbero essere aperti e funzionanti sono chiusi, mentre i grandi magazzini dove si concentra molta gente restano aperti. Il ragionamento adottato dal Governo è senza una logica. Per questo motivo ci siamo mossi legalmente contro i Dpcm che riteniamo non applicabili, dobbiamo tutelarci affinché non ci venga tolto quello che ci spetta”.
“Per entrare nello specifico sull’impatto delle chiusure sul nostro settore, con i lockdown è stato fatto un grande danno alla clientela”, ha proseguito Ginestra. “Giocatori in tutta Italia, a cui è stato imposto il divieto di scommettere in un punto legale, stanno incrementando il gioco illegale, come ha evidenziato anche il direttore generale di ADM, Marcello Minenna. Lo Stato subisce un doppio danno dai lockdown: da una parte perde cospicue entrate erariali, circa 5 miliardi nel 2020, dall’altra perde anche i giocatori. Non si tiene abbastanza in considerazione il fatto che, al momento delle riaperture, non sarà facile andare a recuperare quei giocatori che si sono abituati a puntare su canali illegali. Di fatto una concorrenza sleale, in quanto chi non è autorizzato può offrire quote più allettanti, a dimostrazione di come lo Stato non ci tuteli adeguatamente. C’è un ostracismo poco intelligente da parte della politica nei confronti del settore del gioco pubblico: non ha infatti senso criticarlo se poi si incassano i soldi che produce. Lo Stato dimentica che i dipendenti delle agenzie hanno seguito corsi antiriciclaggio, corsi per individuare possibili comportamenti a rischio di chi abusa del gioco e sanno come intervenire, ogni giocatore con noi è tutelato, cosa che non avviene nel canale illegale. Se la politica ha deciso di chiudere una volta per tutte il gioco – ha detto ancora Ginestra – dovrà rimborsare tutti coloro che hanno stipulato una concessione con lo Stato. Si andrà così a riconsegnare il mercato all’illegalità, riportandolo ai tempi del totonero e dei videopoker, dal quale si era usciti proprio grazie alle imprese di gioco legale autorizzate dallo Stato”.
“Ormai abbiamo superato 7 mesi di chiusura, ci sono agenzie di scommesse economicamente disastrate, non riescono neanche più a pagare gli affitti. Attendiamo il prossimo Dpcm, che dovrà essere emanato entro il 15 gennaio, per capire cosa potrà succedere, ma ci saranno almeno altre 3-4 settimane ancora di chiusura. Ci vorrà del tempo prima che si possa coprire con il vaccino tutta la popolazione, si dovrà arrivare all’estate, dai dati emerge che siamo ancora in piena pandemia. La riapertura del settore non credo sia così immediata. Purtroppo – conclude Ginestra – i ristori non servono a nulla se non si hanno prospettive di ripartenza”. cr/AGIMEG