Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, i Reparti della Guardia di Finanza del Trentino Alto Adige hanno eseguito circa 8.700 interventi ispettivi (4.500 nella provincia di Trento e gli altri 4.200 in quella di Bolzano) e 896 attività di polizia giudiziaria delegate dalla magistratura nazionale (516 nella provincia di Trento e le altre 380 in quella di Bolzano), cui si aggiungono 5 indagini delegate da European Public Prosecutor’s Office (di cui 4 su Bolzano), per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad accrescersi ulteriormente, a seguito del duplice ruolo ora assunto dalla Guardia di Finanza di garante della corretta destinazione dei fondi straordinari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di primario interlocutore nello svolgimento delle attività di prevenzione e contrasto alle frodi connesse alla loro erogazione.
Sono stati effettuati 55 interventi in regione in materia di gioco illegale (20 in Trentino e 35 in Alto Adige), che hanno permesso di controllare in totale 109 soggetti (38 in Trentino e 71 in Alto Adige).
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, in regione sono state eseguite attività investigative che hanno portato alla denuncia di circa 70 persone (56 dai Reparti del Trentino e 16 da quelli dell’Alto Adige), all’arresto di 34 soggetti, all’accertamento di 35 milioni di euro di operazioni di riciclaggio/autoriciclaggio e al sequestro di beni per un valore di circa 3,5 milioni di euro (oltre 2,7 dai Reparti del Trentino e oltre 800 mila da quelli dell’Alto Adige). Sono 4 gli interventi eseguiti in Alto Adige nel settore dell’usura, con oltre 2 milioni di euro di sequestri eseguiti, cui si aggiungono ulteriori 2,6 milioni a titolo di proposta. Sono state analizzate 656 segnalazioni di operazioni sospette (384 in Trentino e 272 in Alto Adige) di cui 26 attinenti al finanziamento del terrorismo. cdn/AGIMEG