La Guardia di Finanza ha predisposto una mappatura socio-economica della criminalità per potenziare e migliorare l’analisi nel contrasto alle evasioni frodi, all’evasione e al riciclaggio. Alla base di tutto vi è lo sviluppo pluriennale dei principali fenomeni per far emergere le relazioni esistenti.
La circolare e il manuale – fa sapere il Sole 24 Ore – mettono sei fenomeni al centro della mappatura. Il primo è legato alla ricchezza generata e dalle spese registrate. L’analisi comparativa dei dati consente ai reparti delle Fiamme gialle di stimare le province che presentano il più alto rischio di evasione fiscale. In questa analisi del rischio giocano un ruolo determinante le variabili, sia a livello pro capite sia di aggregato provinciale, delle fonti e degli impieghi della ricchezza, nonché di alcune spese che possono essere i fabbisogni standard o le spese per il gioco pubblico.
Il secondo filone di analisi riguarda gli aiuti per l’emergenza sanitaria erogati alle imprese e alle Partite Iva. Qui le informazioni che vanno correlate sono quelle riferite alle province dove negli ultimi due anni si è concentrato il maggior numero di imprese che ha ricevuto gli aiuti.
Nel mirino della GdF c’è anche il Reddito di Cittadinanza, soprattutto in rapporto tra i percettori e il dato relativo del tasso di disoccupazione di una determinata area.
Gli altri tre filoni del rischio si focalizzano soprattutto sulle possibili infiltrazioni mafiose nel tessuto imprenditoriale attraverso l’incrocio delle partite Iva attive e l’incidenza sul territorio dei fenomeni criminali, così come l’analisi sui dati della ricchezza prodotta in termini di valore aggiunto e la chiusura delle imprese. Infine, l’analisi passa anche per le sofferenze bancarie e i procedimenti per reati economico finanziari.
Ad alimentare la nuova piattaforma saranno le informazioni e le variabili qualificate fornite da Istat, Banca d’Italia, Anac e Inps. Le variabili si muoveranno su almeno 12 direttrici: dal tasso di occupazione e disoccupazione al numero di imprese attive, dai depositi bancari alle informazioni sui mutui erogati. ac/AGIMEG