Il gioco pubblico protagonista oggi a Salerno. Si è infatti tenuto, presso l’Università degli Studi di Salerno nella sede di Fisciano, il convegno “Il sistema Italia per la sicurezza del gioco pubblico: dalla prevenzione al controllo, dalla tutela dell’utente a quella degli operatori”, organizzato dall’Osservatorio Internazionale del Gioco Pubblico.
Tra gli interventi, quello di Francesco Gatti, Ceo di Bull Gaming: “Il discorso della sicurezza nel nostro settore è un cardine perché la norma è molto rigida e pone dei paletti tecnologici importanti. In particolare, nel settore delle awp è molto importante. La manomissione delle macchine da gioco è frequente e va contrastata. Grazie alle operazioni di controllo, siamo riusciti ad eliminare dal mercato gli operatori che non lavoravano in modo legale”, le sue parole.
“La manomissione delle macchine da gioco non avviene da estranei del settore, ma spesso avviene dall’interno. Il lavoro fatto da ADM è molto importante. Noi abbiamo la responsabilità di dare un prodotto sicuro. In altri paesi è stata pensata una struttura tecnologica più flessibile e fluida, come in Spagna. Dovrebbe essere così anche in Italia”.
“A San Marino, altro esempio, la norma sulle awp prevede una sicurezza interna e una esterna. Per il giocatore le macchine hanno dei dispositivi che intervengono quando i giocatori esagerano, in termini di ripetitività come numero di giocate e di troppo tempo trascorso di fronte alla macchina. Le macchine possono anche fermarsi, bloccarsi, quando vedono che il giocatore sta ‘esagerando’. Dal punto di vista tecnologico le macchine sono blindate e vengono gestite da remoto”, ha proseguito Gatti.
Il Ceo di Bull Gaming ha poi concluso: “La sicurezza in questo ambito deve avere un aggiornamento continuo. Nel fare le nostre macchine abbiamo utilizzato anche l’AI perché consente di limitare i numeri di bug in scrittura, che sono un problema enorme per noi. Con pochi bug, la macchina è più controllata e performante. L’AI interviene quindi anche nella fase della sicurezza. Noi costruttori dobbiamo comportarci in maniera corretta così da poter essere tutelati dalle autorità, con un percorso che va verso un sistema di sicurezza della macchina da gioco”. sb/AGIMEG