E’ la Campania la regione con la più alta concentrazione di punti vendita di scommesse ippiche e sportive per abitante, con il primato di Napoli che spicca fra tutte le città italiane. A tre mesi dalla gara per l’assegnazione delle scommesse – da svolgere a partire dal 1° maggio – attraverso la quale saranno assegnate le concessioni della durata di nove anni per 10 mila agenzie di scommesse (con base d’asta non inferiore a 32 mila euro) e per 5 mila corner (con base d’asta di 18 mila euro), sono 13.582 i diritti attualmente gestiti dai concessionari del settore delle scommesse sportive ed ippiche. E’ la Campania la regione che detiene il maggior numero di punti vendita nella rete di raccolta scommesse, ben 2.611, pari a circa il 20%, ma la Campania ha anche un altro primato: è la regione con il più basso rapporto tra abitanti e punti vendita. In altre parole, c’è un’agenzia o un corner per ogni 2.123 abitanti (dati popolazione Istat 2015, ndr), un dato che è pari alla metà della media nazionale, che si aggira su un punto vendita ogni 4.228 abitanti. Ma c’è un altro numero ancora più sorprendente: Napoli, con una popolazione di oltre 3,1 milioni di persone, può contare su un rapporto addirittura più basso, pari a 1 punto ogni 1.872 abitanti, record a livello nazionale. Sul podio altre due regioni del Sud: la Sicilia, con un punto vendita ogni 3.130 abitanti, e la Calabria, con uno ogni 3.183. In top five anche l’Abruzzo, con uno su 3.224, e un’altra regione del Sud, la Puglia (1 su 3.394 abitanti). La regione più popolosa d’Italia, la Lombardia (con oltre 10 milioni di abitanti), si piazza solamente in quindicesima posizione con un rapporto di un punto vendita ogni 5.856 persone, mentre il Lazio (seconda regione per popolazione con 5,9 milioni di abitanti) è al settimo posto con un rapporto di 1/3.890. Le altre regioni più popolose d’Italia, Veneto con quasi 5 milioni di persone e Piemonte ed Emilia Romagna entrambe con oltre 4,4 milioni di abitanti, si collocano invece in classifica rispettivamente in diciannovesima (1/7.511), sedicesima (1/5.979) e diciottesima posizione (1/6.376). Ultima in classifica la Valle d’Aosta, con un rapporto di un punto vendita ogni 14.225 abitanti. cr/AGIMEG