Intervista esclusiva ad Andrea Bizzarri (Dir. Ufficio Gioco Online ADM): “Pronti a pubblicare il Bando di gara salvo adottare modifiche che dovessero arrivare dal Consiglio di Stato”

E’ sicuramente il tema caldo dell’estate per il mercato del gioco online. Stiamo parlando del bando di gara per 40 concessioni di gioco online, operazione prevista per la scadenza delle attuali concessioni a fine mese. Si tratta di una previsione di gara che così come prevista, 40 concessioni sono meno della metà di quelle attuali ed ad un costo di ben 2,5 milioni di euro ognuna, ha già suscitato non poche polemiche tra gli operatori alcuni dei quali sono già pronti per portare le carte di tribunale. Per cercare di chiarire la situazione, il direttore di Agimeg Fabio Felici ha intervistato il dottor Andrea Bizzarri, a capo dell’Ufficio Gioco a Distanza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Come si concluderà  la questione relativa al bando per l’online visto che siamo a ridosso del 30 giugno termine ultimo entro il quale pubblicare il bando?

Siamo in attesa che il Consiglio di Stato si esprima sulle bozze degli atti di gara; ADM è pronta per pubblicare il bando, salvo adottare le modifiche che dovessero essere proposte dal Consiglio di Stato.

Si parla di 40 concessioni base d’asta 2.500.000 euro. Il direttore Minenna ha dichiarato che sarebbe importante poter mettere a disposizione più concessioni. Pensa sarà possibile?

L’intervento di modifica del numero delle nuove concessioni oggetto della gara è all’attenzione del potere politico e necessita di un intervento di modifica normativa del testo dell’articolo1, comma 727, della legge 160/2019 di previsione della gara.

Chi parteciperà al bando potrà acquisire più concessioni? Varrà sempre la regola della polizza fideiussoria di pari valore al costo della concessione?

Il numero delle concessioni acquisibili in esito alla gara, come anche il valore della polizza fideiussoria sono, allo stato, al vaglio del Consiglio di Stato come tutte le altre clausole degli atti di gara.

La pandemia ha fatto consolidare e accrescere nuovamente il gioco illegale. Non crede che potrebbe essere importante  un ritorno alla pubblicità del gioco legale al fine di tutelare (visto l’enorme dilagare dei siti illegali) i giocatori anche quelli domenicali che si imbattono mediante motori di ricerca  in portali di gioco del tutto illegali?

L’eventuale ritorno a forme di pubblicità del gioco legale deve opportunamente essere collocato nel più ampio contesto di una riorganizzazione generale della disciplina del gioco pubblico, ispirata alla tutela della legalità, dei giocatori e degli interessi erariali, con un punto di attenzione al divieto di gioco per i minori di età. ff/AGIMEG